Black Panther Wakanda Forever è finalmente disponibile nelle sale cinematografiche internazionali. Il sequel di Black Panther ha il duro compito di proseguire la saga iniziata con l’enorme e inatteso successo del 2018 e al tempo stesso di sopperire alla mancanza del vero protagonista del franchise, Chadwick Boseman. L’attore è scomparso prematuramente nel 2020 lasciando la Marvel senza la Pantera Nera. Per scelta del boss Marvel, Kevin Feige, il ruolo di T’Challa non è stato assegnato ad un altro attore. L’amato personaggio è scomparso anche nell’universo fittizio dell’MCU.
Questa decisione ha portato sceneggiatori e regista a dover riprogettare da capo un film che era già pronto per iniziare la fase operativa sul campo. Nel 2020, in piena pandemia, Ryan Coogler e Joe Robert Cole si sono riuniti per riscrivere la sceneggiatura di Black Panther Wakanda Forever, pensandola questa volta senza il compianto Chadwick Boseman. Il film che abbiamo visto al cinema non è quindi quello che era stato inizialmente studiato, è molto diverso per ragioni purtroppo non dovute alla produzione. Se quindi nel primo lungometraggio dedicato alla Pantera Nera le protagoniste femminili avevano già molto spazio, in questo sequel diventano le assolute ed indiscusse protagoniste. Shuri a la regina Ramonda in Black Panther Wakanda Forever hanno il difficile compito di reggere il Wakanda sulle loro doloranti spalle, senza più il supporto della Pantera Nera. Black Panther Wakanda Forever è un film ricco di girl power senza però esibirlo come un trofeo o banalizzarlo, le donne hanno un ruolo principale non perchè donne di per se ma in quanto personaggi con un vissuto interessante da raccontare. Ogni donna del Wakanda con le proprie particolarità, il proprio carattere ed il proprio ruolo apporta al film la componente necessaria per renderlo ciò che tutti noi abbiamo potuto ammirare al cinema, un lungometraggio toccante e potente. Forse Black Panther Wakanda Forever non è film che avremmo sognato di vedere ma è ciò che abbiamo e onestamente non è affatto male, anzi.
Prima di addentrarmi nell’anali dei personaggi femminili del film è bene ricordare che all’interno dell’articolo potreste trovare alcuni spoiler riguardanti Black Panther Wakanda Forever, perciò vi consiglio di proseguire la lettura solo se avete già visto il nuovo film Marvel oppure se non temete le anticipazioni succulente. Ecco a voi il trailer di Black Panther Wakanda Forever.
Black Panther 2, Shuri la vera protagonista del film
Black Panther Wakanda Forever è la prima pellicola Marvel che viene posta di fronte ad una sfida generata dalla vita vera. La Pantera Nera del primo film, interpretata da Chadwick Boseman, ci ha lasciato. Coloro che sono rimaste devo adempiere ad difficile compito di sopperire al vuoto lasciato sia dall’attore che dal personaggio. In una sorta di omaggio metacinematografico Black Panther Wakanda Forever piange Chadwick Boseman e la sua Pantera Nera. In tanti forse si sarebbero aspettati un recasting del personaggio di T’Challa, spesso la storia del cinema ci ha insegnato che in caso di scomparsa prematura di un attore la produzioni cinematografiche non si sono mai fatte troppi problemi a rimpiazzarlo. Questa volta i vertici dei Marvel Studios, per via dell’importanza storica e sociale che Black Panther ha avuto grazie proprio a Chadwick Boseman, hanno scelto di percorrere una strada diversa. Nessun altro attore avrebbe retto il confronto con Chadwick Boseman, ormai solo lui poteva indossare il costume della Pantera Nera.
Quindi, come è stato possibile realizzare un film senza il suo vero protagonista, un lungometraggio dalla durata di ben 2 ore e 40 minuti per l’aggiunta? In realtà penso che Ryan Coogler e Joe Robert Cole si siano trovati in difficoltà per ciò che concerne la riscrittura della trama in se e per se ma non ritengo che abbiano mai avuto dubbi su chi sarebbe stata la vera protagonista del nuovo lungometraggio. Con personaggi femminili così forti e già iconici come quelli di Black Panther è davvero difficile sbagliare.
La scelta era scontata, forse per molti quasi banale, ma ritengo che fosse l’unica vera soluzione convincente possibile. Una decisione rispettosa nei confronti di chi non c’è più, della storia dei fumetti Marvel e delle fila della trama già sparse dal primo capitolo della saga. Tutti sapevamo che prima o poi il passaggio di tuta ed artigli sarebbe avvenuto, sicuramente non potevamo pensare che il momento sarebbe arrivato così presto e per cause legate alla vera e drammatica vita. Shuri, la sorella di T’Challa, interpretata da Letitia Wright è chiamata, in Black panther Wakanda Forever a fare i conti con l’assenza del fratello. La giovane principessa del Wakanda è ora priva della spalla su cui piangere, della protezione della Pantera e della sua forza. Shuri è sempre stata contraddistinta per il suo genio, l’intelletto superiore alla media che le consentiva di progettare tecnologie iperavanzate in grado di proiettare il Wakanda avanti di centinaia d’anni rispetto al resto delle nazioni. Shuri era la mente, T’Challa il braccio. Una coppia invincibile legata non solo per via del legame di sangue ma per amore e fiducia reciproche. Il film si apre con una sequenza che mostra come la piccola principessa non sia riuscita a ricreare in tempo l’erba a forma di cuore idonea a salvare il fratello maggiore dalla malattia. Il genio di Shuri non è stato abbastanza di fronte al destino. Nonostante tutte le tecnologie wakandiane il re non è riuscito a sconfiggere una terribile malattia. Shuri si sente impotente, inadeguata e terribilmente sola. In più e più punti durante il film avvertiamo la sua solitudine, si rifugia nella tecnologia e nelle scienze ma sono solo una distrazione per non pensare alla pene del suo cuore. Sa che prima o poi il posto sul trono del Wakanda sarà suo ma non si sente né pronta né degna di ereditarlo. Per lei T’Challa era un esempio da seguire, la persona giusta e forte, in grado di perdonare e ricominciare. Lei prova solo tanto dolore e desiderio di vendetta, emozioni che rischiano di accecarla. Il rapporto con la madre Ramonda è puro e sincero, ciascuno conosce le pene e i dolori dell’altra e non servono parole per comunicare, bastano semplici e sinceri sguardi. Ramonda è un pilastro per Shuri ed il Wakanda, l’ultimo baluardo rimasto da quando il defunto re ci già lasciato in Avengers Civil War. Ramonda rappresenta il passato mentre Shuri è il futuro, un futuro che diventerà presente troppo presto.
Letitia Wright regge il film per tanto tempo sulle sue spalle, benché non incontri l’approvazione di tutto il pubblico Marvel, ritengo che abbia il carisma e la presenza giusta per rivestire un simile ruolo. Non posso più girarci in torno. Shuri è la giusta Pantera Nera. Penso che tutti i fan Marvel in cuor loro sapessero che la giovane principessa avrebbe ereditato il titolo di Black Panther e così, come nei fumetti, è avvenuto. La scelta a mio avviso era inevitabile: da un lato perchè non avrei visto nessun uomo nelle vesti della Pantera (non Erik Killmonger interpretato da Michael B. Jordan, per motivi di trama sarebbe stato davvero difficile riportato in vita senza tirare in ballo il multiverso e al tempo stesso rendere la pellicola fruibile di per se) dall’altro perchè l’MCU sta dando giustamente spazio a personaggi femminili e Shuri incarna i valori degni di una protagonista assoluta. So bene che Letitia Wright ha dato diverse gatte da pelare alla Marvel durante le riprese ma penso che il risultato sia valso la fatica. Siamo onesti, chi avrebbe potuto indossare le vesti della Pantera se non lei? Si, altri forse avrebbero ricoperto dignitosamente il ruolo ma non senza creare divergenze di trama rispetto al primo film. Shuri è stata la scelta più logica e giusta. Letitia Wright stupisce nelle scene action e conferma la buona interpretazione in quelle più toccanti ed emotive. Per lei non deve essere stato facile ritornare sul set dato il profondo legame che nutriva per Boseman, erano davvero, anche se in senso non biologico, fratello e sorella. Le lacrime versate dalla Wright durante il lungometraggio trasmettono tutta la sofferenza provata dall’interprete.
Le instancabili donne del nuovo film Marvel
Se in Black Panther era centrale il rapporto madre e figlio e fratello e sorella in questo sequel il ruolo femminile conquista tutta la luce del palcoscenico.
La relazione tra madre-figlia che lega Shuri a Ramonda è centrale nella prima parte del lungometraggio mentre nella seconda vediamo introdotti ad una nuova relazione che unisce la principessa del Wakanda a Nakia, come una sorella per Shuri.
Tra madre e figlia si percepisce l’amore puro e sincero ma non sempre i rapporti sono armoniosi. Shuri è giovane, ancora adolescente e come tale ha una sorta di inclinazione naturale a disobbedire agli ordini materni. La ragazza brama l’avventura e non sempre questo si concilia con il desiderio di protezione materno.
Ramonda è il simbolo del passato, del Wakanda tradizionale più legato alla cultura degli antenati e alla chiusura verso le altre nazioni. Shuri invece incarna l’attualità, la voglia di aprirsi al mondo e scoprire sempre più cose nuove. Madre e figlia sono unite nel ricordo di T’Challa e trovano conforto e forza l’una nell’altra.
Ramonda è interpretata dalla splendida Angela Bassett, una donna dal carisma incredibile e dalla presenza importante. Quando entra in scena la regina Ramonda toglie la luce a tutti gli altri, le telecamere sono puntate solo su di lei e come dargli torno. È magnetica, energica e forte. La regina del Wakanda non ha bisogno di nuovi protettori esterni, grazie alla forza ed alla tenacia del suo popolo è perfettamente in grado di difendersi da sola. Il supporto emotivo della figlia è per lei vitale, anche se non la costringerà mai ad aprirsi o a forzare i tempi prima del dovuto. Ramonda è la madre del film, la donna pronta ad accogliere e difendere chiunque reputi meritevole.
Nakia approda in Black panther Wakanda Forever solo verso metà pellicola ma il suo ingresso non passa decisamente inosservato. Lupita Nyong’o è un’attrice che non ha di certo bisogno di presentazioni, è un’eccellente interprete e una splendida presenza. Nakia è il personaggio che nel primo film dedicato a Black Panther era stato forse il meno esplorato, persino Okoye è più iconica rispetto alla fidanzata del defunto re T’Challa. Il pubblico di non appassionati probabilmente nemmeno si ricordava il ruolo di Lupita Nyong’o, infatti tanti in sala alla prima si sono chiesti chi fosse quella splendida ragazza. Dopo aver visto Black Panther Wakanda Forever sono certa che farete fatica a scordarla. Nakia è la spia del Wakanda in grado di infiltrarsi tra gli eserciti nemici senza essere vista, è la sorella acquisita di Shuri e ora anche la madre del piccolo principino. Nakia conserva il desiderio di vivere lontano dalle pressioni del Wakanda che l’aveva contraddistinta nel primo film ma la tempo stesso evolve sotto la sfera emotiva e di presa di coscienza del suo ruolo e delle sue responsabilità. Se in Black Panther appariva più fredda e distaccata in questo sequel mostra tutta l’emotività che solo Lupita Nyong’o è in grado di trasmettere. Dolce e premurosa in famiglia, inflessibile e precisa sul lavoro. Un personaggio che potrà regalarci ancora tante emozioni.
Ovviamente sarà scontato dirlo ma tutte e tre, Shuri, Ramonda e Nakia, sono legate tra loro per la scomparsa di T’Challa. Affrontano il lutto in modo diverso: Ramonda cerca di ricostruire il Wakanda, Shuri desidera giustizia e Nakia cerca di scappare dal suo passato e guardare solo al futuro. Modi diversi per affrontare il medesimo dolore.
Okoye sicuramente non è da meno. Avevo già amato il generale wakandiano nel primo film e con questo possiamo soltanto riconfermare il nostro affetto. Okeye è forte e inflessibile, soffre e piange ma senza perdere mai di vista il suo obbiettivo: proteggere il Wakanda a costo della vita. Sicuramente Danai Gurira ha un ruolo più ridotto rispetto alla pellicola presente ma resta comunque incisiva.
Merita di essere approfondito il nuovo personaggio femminile del film. Fino ad ora mi sono concentrata solo sulla disamina dei volti che già avevamo conosciuto in Black Panther, non posso però non soffermarmi anche su Riri Williams, in arte Ironheart. La giovane studentessa del college di Boston è un genio della tecnologia. Ha sicuramente un QI superiore alla media, probabilmente potrebbe eguagliare Tonu Stark, non a casa direi. Riri è colei che costruisce per un progetto universitario una macchina in grado di localizzare il vibranio e si trova senza averlo desiderato nel bel mezzo del complotto tra Wakanda e Talokan. Percepiamo fin da subito una naturale amica tra Riri e Shuri, affini sia per interessi che per competenze e vissuto. Riri è il comic relief di Black Panther Wakanda Forever, diverte e conquista. Onestamente sono proprio curiosa di vederla come protagonista della sua serie standalone in arrivo su Disney+ nel 2023. Lo show avrà ovvi legami con il film che ha lanciato il personaggio ma sono certa che potrà collegarsi molto bene anche a altri progetti Disney+ come The Falcon and The Winter Soldier per non dire un potenziale nuovo progetto dedicato agli Young Avengers.
Black Panther Wakanda Forever, Shuri e Riri rispetto al resto delle donne Marvel. Reggono il confronto?
Come avete avuto modo di notare dalla mia analisi, i personaggi femminili sono il cuore pulsante di Black Panther Wakanda Forever. La Marvel con la Fase 4 ha scelto (ed era anche ora) di puntare forte sulle protagoniste femminili. Durante le prime tre fasi dell’MCU soltanto Captain Marvel ha avuto come protagonista una donna, gli altri lungometraggi della casa delle idee, invece, utilizzavo il ruolo femminile solo come spalla per protagonisti uomini. Finalmente la Fase 4 ha aperto la strada verso un ciclo di film dedicati alle eroine Marvel. Tante sono le protagoniste che meritano attenzioni e il giusto spazio all’interno dell’MCU. Black Widow e Scarlet Witch hanno avuto la loro giusta gloria decisamente troppo tardi, con un film postumo ed una serie tv meravigliosa che giunge appena prima dell’addio (anche se sicuramente non definitivo) del personaggio.
Black Panther Wakanda Forever seguendo il nuovo fil rouge produttivo mette in mostra le eroine wakandiane. Sono però Shuri e Riri Williams in grado di reggere il confronto con le nuove star Marvel da poco introdotte. Il confronto vede coinvolte senza dubbio Yelena Belova interpretata da Florence Pugh, la Kate Bishop di Hailee Steinfeld e la giovanissima Ms. Marvel di Iman Vellani. Sono tutte attrici diverse tra loro sia per carisma che per capacita interpretative. I personaggi a loro volta hanno storie diverse e i film o le serie che le vedono protagoniste appartengono a generi cinematografici molto distanti ma il confronto sorge inevitabilmente.
Sono convita che Shuri abbia il giusto carisma e la giusta presenza scenica necessaria per dividere lo schermo con l’orami amatissima Yelena Belova. Sicuramente Letitia Wright non ha la stessa esperienza di Florence Pugh, né la stessa fama, ma all’interno dell’MCU ritengo che i loro personaggi potrebbero interagire perfettamente creando dinamiche interessanti e accattivanti.
Sono certa che il trio Kate Bishop, Kamala Khan e Riri Williams potrebbe essere esplosivo. Tre ragazze autoironiche, divertenti e sempre pronte a tirare su il morale di chi le circonda. Hanno origini diverse, un vissuto profondamente distante ma sono come indissolubilmente legate tra loro. Non vi nascondo che sogno di vederle interagire in una prossima serie Marvel e penso che anche i vertici dell’MCU, Kevin Feige tra tutti, ci stiano seriamente pensando. Non è un caso che negli anni passati Brie Larson e le altre attrici storiche del franchise come Evalgeline Lilly e Zoe Saldana si siano espresse a favore di un film Marvel con solo protagoniste donne. A-Force era il titolo rumoreggiato. Magari non vedremo il progetto nelle prossime fasi 5 o 6 ma sono certa che prima o poi arriverà, è quanto mai necessario e desiderato da tutte le parti coinvolte, pubblico compreso.
Con molta più probabilità vedremo in tempi brevi le nuove eroine MCU condividere lo schermo della tv per un prossimo show dedicato ai giovani vendicatori.
Diamo la parola ai numeri, Black Panther Wakanda Forever è un successo?
Black Panther Wakanda Forever ha appena superato il suo primo weekend di programmazione internazionale e possiamo già sbilanciarci. La pellicola è un nuovo successo firmato Marvel Studios. Il film diretto da Ryan Coogler ha incassato solo nel territorio americano in appena tre giorni ben 180,000,000 dollari. Nel resto del mondo ha totalizzato 150,000,000 dollari per un totale di 330,000,000 incassati a livello globale. Facendo un rapido confronto con il rivale diretto di Black Panther in casa DC, possiamo notare che Black Adam dopo ben 3 settimane di programmazione ha incassato in tutto il mondo 352,223,090 dollari. Il nuovo film Marvel è destinato a proseguire la sua corsa verso il mezzo miliardo di dollari. Non sappiamo se eguaglierà il successone del primo capitolo della saga, quel che è certo è che le donne di Black Panther Wakanda Forever sono riuscite a portare in sala tantissimi spettatori e possiamo solo che essere davvero felici per un simile riscontro.