L’evento “Agricoltori e ricerca pubblica, un’alleanza per il futuro” a cura di Agia-Cia è stato presentato a Eima tramite l’intervento dei partner coinvolti. L’accordo è stato stretto tra Cia e Crea in collaborazione con l’Associazione Agricoltura è Vita. Inoltre, è promossa da Cia per la Ricerca, la Formazione e la Divulgazione, alla regia di tutte le attività. Al centro c’è la programmazione di iniziative comuni mirate alla promozione dell’interazione a livello territoriale degli imprenditori agricoli, di giovani e donne con i ricercatori. Un modo per dare vita a un reale “ecosistema della conoscenza”.
L’attuale fase di mercato richiede un’accelerazione nella competitività delle imprese agricole. Migliorare la produttività è il nostro impegno principale e insieme ad Agia-Cia svilupperemo incontri nelle singole regioni italiane per raggiungere il maggior numero di imprenditori sul territorio e favorire l’innovazione. Molte delle ricerche presentate hanno già applicazioni pratiche, dal simulatore del trattore alla sensoristica in campo e nelle serre, dalle nuove varietà frutto del miglioramento genetico ai modelli predittivi aziendali su malattie e stress idrici. Ricerca e giovani imprenditori agricoli insieme possono veramente dare un contributo chiave per l’economia del Paese.
Direttore Generale del CREA, Stefano Vaccari
L’accordo avvicina know-how, competenze, formazione, ricerca e sperimentazione sul campo. La road map consentirà a 41 milioni di giovani imprenditori agricoli di accedere ai 72 Centri del CREA in 19 regioni d’Italia. Da ora a febbraio 2023 gli under 40 di Cia avranno l’opportunità di conoscere le strutture del CREA, gli studi e le innovazioni del settore. Ecco gli obiettivi condivisi nell’accordo:
- creare innovazioni utili al sistema agroalimentare, forestale e ambientale
- mettere a punto interventi per una migliore qualità, resa e valorizzazione delle produzioni agricole
- promuovere il diretto coinvolgimento delle imprese per innescare processi di co-progettazione
- supportare le aziende anche nella gestione e valutazione economica
Un approccio che incentivi l’aggregazione tra territori e soggetti in campo agroalimentare, un modo anche per rilanciare il comparto in visione green e digitale.
Accompagnare e realizzare la transizione verde e digitale dell’agricoltura, vuol dire anche incentivare lo scambio, puntuale e costante, tra mondo della ricerca e imprese del settore. Farlo coinvolgendo i nostri giovani è dirimente. Siamo, quindi, soddisfatti di essere riusciti a concretizzare, grazie al grande contributo delle nostre associazioni, come Agricoltura è Vita, un progetto che si avvale del grande ruolo del Crea per offrire a giovani imprenditori agricoli di Agia percorsi di conoscenza dell’innovazione organici, con obiettivi definiti e valorizzanti.
Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia