Chi ha in custodia un cane deve seguire la regola di mettere sempre il guinzaglio, ma anche eventualmente la museruola, in presenza di terzi. Questa è la recente sentenza della Corte di Cassazione. Un’accortezza per evitare che l’animale possa aggredire persone o altri animali. Si deve sempre condurre al guinzaglio anche in aperta campagna, se presenti terzi. La nuova sentenza emessa è dovuta al caso di aggressione da parte di due cani a danno di una signora. La donna passeggiava come loro in aperta campagna.
Ecco che i giudici avevano già condannato i due detentori degli animali aggressori (un uomo e una donna). Il reato è di lesioni personali colpose lievi. I detentori hanno fatto ricorso e si sono difesi, ma la Cassazione ha considerato infondati tutti i motivi del loro ricorso confermando la condanna. Ecco i punti della condanna:
- l’obbligo di custodia di un cane “sorge ogni qualvolta sussista una relazione di semplice detenzione, anche solo materiale e di fatto, tra un certo soggetto e un animale, non essendo necessario un rapporto di proprietà in senso civilistico”
- la donna, anche se si trovava a grande distanza dagli animali e non è potuta intervenire per bloccarli, costituisce un profilo di colpa
- ciò che conta è la presenza di persone nel momento in cui i cani vengono liberati dal guinzaglio e della museruola
- l’aggressione da parte di un cane, anche se inoffensivo, non è un evento imprevedibile
- il comportamento della vittima non esclude la responsabilità del detentore dell’animale aggressore. In alcuni casi può ridurre il grado di detta responsabilità
Tutto fa capire quanto sia estesa la responsabilità di chi decide di avere in custodia un animale. Se la legge stabilisce l’obbligo del guinzaglio con attenzione alle aree urbane, chi detiene il cane deve usarlo anche in aperta campagna. Lo deve mettere in presenza di altre persone o animali per evitare qualsiasi rischio di aggressione. Stessa cosa vale per la museruola.