Atlas è il nuovo esoscheletro pediatrico arrivato all’IRCCS San Raffaele di Roma. Per la prima volta in Italia giunge l’esoscheletro che permette a un bambino di muoversi liberamente. È unico nella sua tecnologia elastica adattabile a chi lo indossa. Marsi Bionics è l’azienda spagnola che lo ha progettato. La ricerca è fondamentale per avere una sanità migliore e gli IRCCS sono il luogo ideale per portarla avanti e farlo ad alto livello.
La neuroriabilitazione consente di riprogrammare funzioni cerebrali grazie al meccanismo della plasticità sinaptica. I bambini con patologie neurologiche non devono riapprendere il camminare, ma impararlo da zero. A distribuire Atlas 2030 in Italia è Emac Tecnologia Vitale. Si tratta del primo unico esoscheletro indossabile e usufruibile in età pediatrica per la riabilitazione dei bambini fra i 4 e i 10 anni. Nello specifico si parla di bambini con particolari patologie: paralisi cerebrale infantile, mielolesioni, atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e diverse malattie neuromuscolari.
Il robot utilizza articolazioni attive a rigidità variabile che per biomimesi imitano i processi della funzione muscolare naturale, garantendo il controllo in sicurezza del movimento in bambini con disturbi neuromotori. La sua unicità infatti risiede nella tecnologia elastica che si adatta al corpo dell’utente, è dotato di 8 motori (due sull’anca, uno al ginocchio e uno alla caviglia su ciascuna gamba) per assicurare la libertà di movimento in tutte le direzioni (sistema ‘overground’) ed è utilizzato in associazione con un sistema di supporto che garantisce la sicurezza del bambino al quale dà la possibilità di camminare in modo attivo, ripetibile e controllato, consentendo, al contempo, di interagire con l’ambiente in modo libero e sicuro. Questo sistema allo stesso tempo permette al terapista di interagire faccia a faccia invece di supportare il movimento dalle spalle del bambino.
Francesco Infarinato, responsabile del laboratorio di bioingegneria della riabilitazione
Il successo dell’esoscheletro nell’adulto ha spinto i ricercatori a provarlo anche nei bambini con successo. Oltre a strategie di controllo motorio, forza e spasticità, stabilità del tronco e della capacità ventilatoria e cardiovascolare, il robot è importante a livello cognitivo. Ecco che è stato introdotto uno studio pilota d’intervento senza uso di farmaco.
Il nome del progetto di ricerca è RoboKId che valuterà l’intervento, la fattibilità e l’impatto della riabilitazione sulla qualità della vita dei venti bambini partecipanti. Ciò grazie a un programma d’intervento fra trattamento robotico e terapia tradizionale. Atlas il nome del robot deriva da atlante, la prima vertebra cervicale della colonna vertebrale.