Il telescopio Hubble di NASA e Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha sorpreso gli scienziati. Nel 2010 scattò una serie di foto tra cui se ne nascondevano tre che hanno immortalato in modo del tutto casuale l’esplosione di una supernova.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota i cui risultati sono stati pubblicati su Nature. La supernova esplosa è una delle più antiche e lontane mai osservate e presenta un’età di 11,5 miliardi di anni. I dati ottenuti da questo studio potranno aiutare i ricercatori a studiare stelle simili e molto lontane.
Hubble ha catturato l’evento durante l’osservazione dell’ammasso di galassie Abell 370, dietro cui la supernova si nascondeva. Il fenomeno è stato osservabile in modo fortuito grazie al fenomeno delle lenti gravitazionali, ovvero quel fenomeno per cui la luce di una stella può arrivare a noi perché deviata dalla forza gravitazionale delle galassie.
La prima immagine risale ad appena 6 ore dopo l’inizio del collasso della stella mentre le altre due sono state scattate a distanza di 10 e 30 giorni dall’esplosione. I ricercatori guidati da Wenlei Chen hanno così potuto studiare nei dettagli la luminosità e il colore della stella, determinando che, in origine, si trattasse di una supergigante rossa con un diametro 530 volte maggiore rispetto a quello del Sole.
In un periodo di tempo che va da qualche settimana a qualche mese, una supernova emette una quantità di energia pari a quella che si prevede emetta il Sole nella sua intera vita, raggiungendo per circa 15 secondi una temperatura di 100 miliardi di gradi.