Tutti noi sappiamo cosa sta succedendo a livello ambientale: chi più, chi meno, ormai si è consapevoli di quello che sta accadendo intorno in termini di cambiamento climatico e non solo.

Qui di seguito si cercherà di mettere in rilievo tutto questo, per capire meglio cosa si può fare anche nel proprio piccolo.

Il cambiamento climatico, una tematica attuale

Oggi sempre più sentiamo parlare di cambiamento climatico e delle minacce che da esso possono derivare. Sicuramente l’ambiente sta andando incontro ad un deperimento di cui tutti noi siamo responsabili anche se in misura variabile. Gli effetti del cambiamento climatico sono evidenti se pensiamo, ad esempio, alle stagioni dell’anno che stiamo vivendo. L’inverno è sempre meno freddo, i ghiacciai si sciolgono. Anche l’estate sembra durare di più e spesso si hanno delle temperature davvero alte.

Questi sicuramente rappresentano degli effetti che tutti noi viviamo a vista d’occhio ma non sono gli unici. Un altro fattore che può causare difficoltà a livello mondiale è proprio l’utilizzo eccessivo di combustibili e di fonti fossili; a ciò, inoltre, si aggiunge il cambiamento climatico, appunto.

Quali sono gli effetti sulla nostra salute? Cosa effettivamente può causare tutto questo? Se ne parla in questo articolo in modo specifico.

Salute e cambiamento climatico: cosa bisogna aspettarsi?

Quando si parla di cambiamento climatico, si pensa subito a tutti gli effetti negativi che si hanno a livello ambientale. Quello che sicuramente si osserva a vista d’occhio è l’innalzamento delle temperature, durante quasi tutto l’anno, così come la diminuzione del verde presente sulla superficie terrestre. A ciò si aggiungono anche gli effetti a livello di neve e ghiacciai; si pensa, infatti, che tra qualche decennio sarà impensabile andare a sciare.

Gli effetti, però, non si hanno soltanto a livello climatico e ambientale. Il fenomeno del cambiamento climatico, infatti, causa degli effetti negativi anche sulla salute.

Questo tema è stato affrontato dal Lancet in un rapporto intitolato “Health at the Mercy of Fossil Fuels”. Esso è stato redatto da circa 100 esperti appartenenti a 51 Istituzioni diverse dei vari Continenti.

Lo studio ha evidenziato che il cambiamento climatico causa un aumento delle morti per calore, per fame e per malattie infettive. Inoltre il cambiamento climatico sta portando ad un peggioramento della crisi alimentare ed energetica e ciò è collegato direttamente all’aumentare del costo della vita.

Come ha dichiarato il segretario delle Nazioni Unite, António Guterres:

 

Il cambiamento climatico ci sta uccidendo.

 

Questo fenomeno sta effettivamente causando effetti negativi su una vasta porzione della popolazione mondiale in modo più o meno diretto. Aumenta il rischio di malattie infettive, l’inquinamento atmosferico, della siccità e ovviamente la riduzione della sicurezza alimentare e anche delle ore di lavoro.

Per quest’ultimo tema, ossia quello delle ore di lavoro perse, il rapporto del Lancet evidenzia come il caldo estremo abbia impedito a molte persone di lavorare. È stata fatta una stima per ciò che riguarda il 2021 e si è osservato che si sono perse circa 470 miliardi di ore di lavoro a livello globale. A ciò si è aggiunta la stima del denaro perso che sarebbe di circa 700 miliardi di dollari. Questo ovviamente è stato impattante soprattutto per l’agricoltura e quindi su una fascia di popolazione anche più vulnerabile.

Cosa fanno i vari Governi?

Il rapporto Lancet si è anche focalizzato sulle azioni che vengono condotte dai Governi dei vari Paesi per contrastare questo fenomeno. I risultati, però, a tal proposito, non risultano essere molto incoraggianti.

È stato osservato che circa l’80% degli 86 governi analizzati sovvenziona i combustibili fossili. E ciò non basta; a peggiorare la situazione è il fatto che tali sussidi sono anche piuttosto corposi ossia si parla di 400 miliardi di dollari soltanto nel 2019.

Tale spesa è anche più grande di quella che tendenzialmente viene erogata per la spesa sanitaria nazionale soprattutto in alcuni Paesi come l’Iran e l’Egitto.

Perché questi dati sono così preoccupanti? Sicuramente il motivo risiede nel fatto che ciò dimostra la mancanza di consapevolezza rispetto alla distruttività di questo fenomeno.

Molti Paesi non comprendono quanto il cambiamento climatico agisca negativamente sulla vita dei singoli cittadini ma anche dell’intero Paese. Se infatti ci fosse una riduzione dei combustibili fossili, si potrebbe ridurre il riscaldamento climatico e ciò avrebbe effetti benefici sulla salute.

E noi cosa possiamo fare?

Oltre ai Governi, importante è anche che i singoli cittadini assumano consapevolezza sui rischi legati al cambiamento climatico. Ad esempio nel Lancet viene suggerito come la presenza di diete ricche di vegetali nei Paesi sviluppati possa dimezzare emissioni derivanti dalla produzione della carne rossa. Questa azione potrebbe prevenire il fenomeno delle morti che avvengono ogni anno a causa dell’alimentazione.

Insomma il cambiamento è proprio nelle mani di tutti. E questa è una cosa che non possiamo certo sottovalutare o dimenticare. L’articolo in questione ha infatti lo scopo di sensibilizzare oltre che informare.