Vinted sanzionata dall’AGCM, nel mirino le tariffe ‘occulte’: il cliente scopre il vero prezzo degli oggetti al checkout
L'AGCM ha multato Vinted, piattaforma dedicata alle vendite tra privati, per un caso di pratiche commerciali scorrette. La piattaforma annuncia ricorso.

L’AGCM ha multato Vinted, piattaforma dedicata alle vendite tra privati, per un caso di pratiche commerciali scorrette. Nel mirino delle autority l’assenza di trasparenza sui prezzi, che spesso nascondevano costi ‘occulti’ a carico dei consumatori.
Vinted dovrà pagare una sanzione di 1,5 milioni di euro. L’AGCM ha contestato alcune pratiche, giudicate ingannatorie, alla piattaforma, che avrà 60 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione e adempiere alle prescrizioni dell’autorità.
Chi ha utilizzato almeno una volta Vinted può ben intuire a cosa si riferisca l’AGCM. Chiaramente si parla della ‘Protezione acquisti‘ e delle spese di spedizione, che vengono comunicate all’acquirente solamente al momento del checkout. In altre parole, quando consulta il catalogo della piattaforma il cliente vede solamente il prezzo di vendita proposto dal venditore privato, ma quando decide di procedere con l’acquisto ecco che arriva una spiacevole sorpresa: bisogna aggiungere le commissioni (calcolate in percentuale sul prezzo del prodotto) e le spese di spedizione – che variano a seconda del corriere e delle modalità di consegna scelte.
È un approccio completamente speculare a quello di piattaforme rivali come eBay, che fanno gravare l’onere delle commissioni sul venditore e non sull’acquirente.
Pronta la risposta della piattaforma, che con un comunicato ha dichiarato di impegnarsi ad «offrire un marketplace C2C facile da usare, sicuro e trasparente per l’acquisto e la vendita di vestiti e oggetti di seconda mano».
«Riteniamo – continua il comunicato – che il nostro servizio sia trasparente nel veicolare le informazioni relative alle commissioni e pienamente in linea con gli standard del settore».
Vinted ha aggiunto di non condividere le conclusioni dell’AGCM e di aver già deciso di presentare un ricorso contro la decisione. «Poiché il nostro marketplace è basato sulla community – spiega, infatti, Vinted – e il prezzo può essere negoziato dagli utenti, l’importo finale della Protezione Acquisti viene calcolato al termine della transazione. Per questi motivi non concordiamo con le valutazioni dell’Autorità e faremo appello contro la decisione».


