L’esperimento internazionale IceCube, situato tra i ghiacci del Polo Sud ha scoperto una nuova sorgente di neutrini cosmici. Si tratta della galassia NGC 1068, anche conosciuta come Messier 77, una delle più vicine a noi e più studiata in cui si trova un buco nero supermassiccio.
La galassia presenta delle caratteristiche diverse rispetto alla galassia TXS 0506+56, la prima fonte di neutrini cosmici scoperta nel 2018, la quale contiene un buco nero supermassiccio al centro. Le diverse caratteristiche di queste galassie hanno permesso di determinare l’esistenza di tipologie diverse di sorgenti di neutrini cosmici. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science.
Nel 2018 il telescopio IceCube ha rilevato la presenza della prima fonte di neutrini a distanza di 4 miliardi di anni luce dal nostro pianeta. I getti di particelle emessi dal buco nero erano diretti verso la Terra, rendendo i neutrini e i raggi gamma facilmente osservabili in un breve periodo di tempo. La nuova galassia, pur essendo più vicina a noi, è orientata in modo tale che la regione centrale da cui partono le emissioni non sia direttamente osservabile a causa della polvere. Questo porta a un assorbimento dei raggi gamma e i neutrini possono sfuggire.
Stiamo scrutando dentro le regioni attive della galassia NGC 1068 a 47 milioni di anni luce di distanza. Osservando i neutrini che emette, saremo in grado di capire meglio i processi estremi di produzione e accelerazione delle particelle che avvengono dentro la galassia, cosa impossibile finora perché altre emissioni ad alta energia non riescono a uscire fuori di essa. Dopo l’eccitazione nel 2018 per la scoperta dei neutrini da TXS 0506+056, è ancora più emozionante trovare una fonte che produce un getto continuo di neutrini che possiamo vedere con IceCube.
Gary Hill, fisico dell’Università di Adelaide in Australia e membro della collaborazione internazionale IceCube