Il Mediterraneo è il mare più inquinato al mondo. Nelle profondità marine la plastica si trova ormai ovunque. Le operazioni di bonifica si stanno moltiplicando, ma questo non è sufficiente ad arginare il problema. La soluzione principale è quella di ridurre la quantità di rifiuti a terra.
Un team di ricercatori ha scoperto una vera e propria discarica profonda circa due chilometri nel canyon sottomarino di Monaco. Tra i tanti rifiuti è stato trovato addirittura un vasetto di yogurt di una marca scomparsa ormai 20 anni fa.
Il Mediterraneo è la prima destinazione turistica al mondo oltre a vedere circa un quarto del traffico marino globale, rendendolo così soggetto a un’elevata pressione umana. Il WWF avverte che il mare ha raggiunto il livello di saturazione con un contenuto del 5-10% della plastica mondiale. Secondo l’UNESCO questa è la causa della morte di circa un milione di uccelli e di oltre 100’000 mammiferi all’anno in tutto il mondo.
Le operazioni di raccolta dei rifiuti sono numerose in tutto il bacino, ma lo sforzo è in gran parte insufficiente. Questo perché, secondo Lucie Courtial, dell’associazione monegasca per la tutela dell’ambiente Beyond Plastic Med, le spedizioni in barca possono peggiorare la situazione a causa dell’impronta di carbonio. Perciò avrebbe più senso raccogliere i rifiuti sulle spiagge, prima che questa si disperda in mare.
Gli ecologisti e gli scienziati si battono per una migliore gestione di questi rifiuti a terra, sicuramente più efficiente e meno costosa rispetto alla raccolta in mare. Il problema è che sulle sponde del Mediterraneo la gestione dei rifiuti non è omogenea e in alcuni paesi esistono ancora discariche a cielo aperto.