La nuova Fibre del Gruppo Valerio si occupa di produzione e commercializzazione di capi d’abbigliamento ecosostenibili. Si tratta di tessuti creati dal riciclo di plastica e rigenerati: è il brand di Pettoranello del Molise.

 

La moda è uno dei settori a maggior impatto ambientale. Sia per la filiera troppo lunga e ormai dislocata a livello globale, sia per il materiale utilizzato spesso di bassa qualità e altrettanto inquinante. Realizzare abiti con una filiera locale, a chilometro zero e con l’impiego di materie prime sostenibili è un punto di partenza per una vera rivoluzione verde.

Antonio Alessandro Valerio, amministratore e direttore creativo del gruppo

 

 

Il Gruppo Valerio ha presentato l’anteprima della sua collezione di capispalla in materiale riciclato cruelty free. Le imbottiture sono in fibre naturali e vegetali come lino e cachemire sostituendo le piume d’oca. Lo scopo è lottare contro lo spreco di tessuti e articoli dismessi e lo sfruttamento di acqua e terreno per materie prime e capi finiti. L’adozione di una moda circolare sarebbe l’ideale.

L’Italia è il paese europeo con il 79,4% di riciclo sul totale rifiuti. Un risparmio quindi di 23 milioni di tonnellate di petrolio all’anno e 63 milioni di CO2. Un processo quello della Fibre che vuole far rimanere i beni in circolazione il più a lungo possibile. A fine vita vengono riutilizzati e non gettati creando nuovo valore. Una filiera locale a chilometro zero con materie prime sostenibili per una rivoluzione green.