Che verso fa una tartaruga marina o d’acqua dolce? Bella domanda! La maggior parte delle persone direbbe che non emette suoni e invece non è assolutamente vero. Un recente studio ha scoperto che oltre 50 tipi di animali considerati muti invece parlano da sempre, fin dalla loro creazione.
La comunicazione vocale spesso è studiata quasi sempre e solo in mammiferi, uccelli o negli anfibi. Dall’altra i pesci e i rettili sono sempre stati considerati muti, ma non lo sono. In parole semplici, loro parlano ma lo fanno con altri strumenti.
Uno studio interessante in merito è stato svolto dal biologo evoluzionista Gabriel Jorgewich-Cohen. Ha registrato i versi degli animali apparentemente muti nella foresta amazzonica per studiare le tartarughe d’acqua dolce. Tramite un idrofono ha scoperto che la testuggine acquatica (sua compagna fin da bambino) emette suoni. Così ha svelato che anche altre specie di tartarughe e non solo, emettono vocalizzazioni. Sono ben 53 specie in totale le vocalizzazioni scoperte. Fra queste 50 sono testuggini e tartarughe con altri tre animali: un pesce polmonato, una cecilia (anfibio) e il tatuara, antico rettile.
Tutti questi animali hanno un repertorio acustico con clic, cinguetti e brontolii. Semplicemente non li abbiamo mai sentiti, perché sono versi impegnativi da registrare e gli scienziati non vi hanno mai posto così tanta attenzione. Gli esperti mettendo insieme tutti questi dati hanno provato a rintracciare l’origine evolutiva della comunicazione vocale di questi animali. Ovviamente, mettendoli insieme con tutti gli altri già scoperti “sonoramente”. I risultati ottenuti da Jorgewich-Cohen e colleghi hanno rivelato che è stato l’ultimo antenato comune a dare il via alla parola. Precisamente nei vertebrati al Devoniano, circa 407 milioni di anni fa.
Ecco quindi che la comunicazione vocale sia molto più antica di quanto creduto fino a oggi. Si è sviluppata una sola volta a partire da Choanata, il gruppo che include i pesci polmonati, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Di recente e negli ultimi anni gli studi su vocalizzazioni e sulla bioacustica degli animali sono sempre più in voga aiutati dalla tecnologia. Anche i pesci parlano, quindi il modo dire “muto come un pesce” non è più valido!