In Francia gli sforzi per la riduzione dei livelli di inquinamento non sono bastati secondo il Consiglio di Stato francese, il quale ha inflitto alla nazione due multe da 10 milioni di euro ciascuna. Lo stesso Consiglio 5 anni fa aveva imposto al governo di abbassare il livello di polveri sottili e di biossido di azoto, progressi che però vanno molto a rilento e che non hanno migliorato la qualità dell’aria, in particolare a Parigi, Lione, Marsiglia e Tolosa.

Già nel 2021 il Consiglio di Stato, allo scopo di tutelare la libertà e i diritti fondamentali delle persone, aveva costretto il governo a sborsare altri 10 milioni sempre a causa della pessima qualità dell’aria. Ogni sanzione di questo genere corrisponde a un semestre di ritardo nel raggiungere gli obiettivi assunti in Europa. Queste somme sono poi devolute ad associazioni ambientaliste.

Secondo le stime, ogni anno in Francia muoiono 40’000 persone prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico, che rientrano nelle 400’000 totali dell’Europa. In Italia si stima che le morti premature causate dall’inquinamento siano ogni anno 50’000.

Ad oggi, le misure intraprese dallo Stato non garantiscono un miglioramento della qualità dell’aria tale da rispettare le soglie di inquinamento nel più breve tempo possibile

Dal comunicato del Consiglio di Stato