In Italia, in vista di un inverno complicato, iniziano a ridursi i consumi di energia elettrica. Nel mese di settembre i dati di Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, hanno mostrato che sono stati consumati 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, una diminuzione del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Nel mese di settembre il fabbisogno energetico è stato soddisfatto per l’86,1% dalla produzione nazionale e la restante parte è stata coperta da energia scambiata con l’estero. C’è stato, però, un vero e proprio boom delle rinnovabili. Nei primi 9 mesi del 2022 c’è stato un incremento della capacità complessiva di oltre 2’000 MW, una crescita del 140% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Le fonti rinnovabili hanno prodotto nel complesso 8,1 miliardi di kWh, coprendo circa il 31,1% del fabbisogno di energia elettrica con le seguenti variazioni rispetto all’anno precedente:
- eolico +73,6%
- fotovoltaico +1,7%
- idrico -28,3%
- geotermico -3,9%
Da sottolineare anche come l’import sia calato del 9,3% mentre l’export sia cresciuto del 62%.
Sono calati anche i consumi industriali delle imprese che consumano molta energia. L’indice IMCEI ha registrato una flessione dell’8%, una diminuzione minore e più contenuta rispetto al mese di agosto. In tutti i settori c’è stata una flessione tranne per i comparti della chimica e dei mezzi di trasporto che hanno avuto una variazione positiva.