Il governo italiano uscente, pochi giorni fa, ha fatto un dietrofront inaspettato a una riunione dello ScoPaff (Comitato permanente su piante, animali, cibo e mangimi della Commissione europea) votando a favore della proroga all’uso del glifosato per un altro anno. Nonostante il suo rapporto controverso con il glifosato, la Francia, così come anche la Germania e la Slovenia, si è astenuta dalla votazione impedendo che si raggiungesse la maggioranza.
Nel 2017 l’Italia si dichiarò contraria al rinnovo delle autorizzazioni all’uso del glifosato in UE e il cambio di rotta è stato sorprendente, in particolare perché da allora ci sono maggiori informazioni sugli effetti di questo diserbante, informazioni che non sono affatto positive.
Al momento la decisione del Comitato Europeo è slittata di un altro mese. La scadenza delle autorizzazioni è fissata al 15 dicembre e, in caso di assenza di decisione, entrerà in vigore il divieto. Una nuova riunione potrebbe essere prevista per novembre poiché la DG Sante della Commissione UE intende spingere ancora per una proroga.
Esistono ormai prove evidenti, documentate da numerose pubblicazioni scientifiche, che confermano il rischio inaccettabile dell’attuale uso del glifosato per la salute umana e per l’ambiente le autorità responsabili degli Stati membri si prendano la responsabilità di vietare immediatamente l’uso del diserbante.
La richiesta di una proroga di un anno è stata determinata dalla situazione di stallo creatasi dalla dichiarazione di EFSA di necessitare di altri mesi (fino a giugno del prossimo anno) per completare la sua valutazione scientifica al fine di decidere sul possibile rinnovo o sul divieto totale e definitivo.
Coalizione Cambiamo Agricoltura