Gli effetti del cambiamento climatico sono una minaccia per circa un miliardo di bambini nel mondo, il cui tenore di vita nel mondo non è migliorato dell’ultimo decennio. 20 milioni di bambini, oltre un terzo, sono già esposti a ondate di calore, mentre 400 milioni di loro sono esposti ai cicloni.

Questo è quanto emerge dall’Index 2022 dell’Ong KidsRights. Anche la pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto sui minori a causa anche della privazione di cibo e medicine dovute alle interruzioni nel settore sanitario. Questo ha portato alla morte di 286’000 bambini sotto i cinque anni.

L’Ong ha stilato una classifica di 185 Paesi sulla base del loro rispetto della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei dati delle Nazioni Unite. Sulla vetta della classifica del 2022 si trovano Islanda, Svezia, Finlandia e Paesi Bassi mentre Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Afghanistan e Ciad si trovano alla fine. L’Italia si trova invece al 18° posto.

In due decenni, secondo  l’indice KidsRights, redatto in collaborazione con l’Università Erasmus di Rotterdam, il numero dei bambini lavoratori è salito a 160 milioni, di cui 8,4 milioni negli ultimi quattro anni. Ma lo studio elogia anche i progressi compiuti da alcuni Paesi come l’Angola in cui la mortalità sotto i 5 anni è dimezzata, o il Bangladesh dove il numero di bambini sottopeso di età inferiore ai 5 anni è dimezzato.

La Svizzera, che lo scorso anno si è classificata seconda è scesa al 31° posto per insufficiente attuazione del principio del miglior interesse del bambino.