La situazione legata all’inquinamento atmosferico in Italia resta preoccupante, soprattutto al Nord, dove Milano, Torino e Padova sono in codice rosso, mentre Bergamo, Parma, Bologna e Roma in codice giallo. Questo è quanto rivela l’edizione autunnale del dossier Mal’aria 2022 in cui Legambiente fa il punto sulla qualità dell’aria in 13 tra le principali città italiane.
Nei primi nove mesi dell’anno è già stata superata la soglia di sfioramenti raccomandati per le concentrazioni di PM10 a Milano, Torino e Padova. La legge prevede che non ci devono essere più di 35 giorni in cui la media del particolato fine supera i 50 microgrammi/metrocubo. Torino ha raggiunto i 69, seguita da Milano con 54 e Padova con 47. La Pianura Padana presenta un’aria irrespirabile a causa delle continue emissioni e della bassa frequenza di piogge.
Il 17% delle morti europee causate dallo smog avvengono in Italia, la quale dovrà adeguarsi alla Direttiva sulla qualità dell’aria che l’Unione Europea approverà entro la fine dell’anno.
Non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo occuparci della drammatica condizione della qualità dell’aria dei nostri centri urbani e rendere, al contempo, le nostre città più sicure e vivibili.
Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente