L’eccellenza scientifica italiana si mette in gioco ora nel settore della sicurezza alimentare. Con il progetto Metrofood-It si punta a creare una piattaforma di servizi per controllare qualità, autenticità e rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti, dando origine a un’interfaccia tra innovazioni industriali e ricerca, sviluppando dei sistemi agroalimentari innovativi e sostenibili.

Il progetto coordinato da Enea è stato finanziato con 17,8 milioni di euro provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e vede la partecipazione delle Università di Bari, Federico II di Napoli, Molise, Parma, Sapienza di Roma e Siena e dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.

Enea metterà a disposizione diverse infrastrutture e laboratori divisi in cinque centri di ricerca, dei unità operative e un mix di tecnologie in grado di fornire servizi e sviluppare un open data utile a ricercatori, agenzie di ispezione e controllo e cittadini per incrementare qualità sicurezza, tracciabilità ed economia circolare.

Abbiamo voluto presentare il progetto a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre ogni anno il 16 ottobre perché il suo contributo sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi prioritari del settore agroalimentare. T

ra i più importanti la trasparenza, soprattutto tra microimprese e PMI, la riduzione delle frodi e delle sofisticazioni, la food defense e i sistemi di controllo dei processi di produzione, la digitalizzazione, il supporto ai policy makers e alle agenzie di ispezione e controllo, la fiducia dei consumatori e la sensibilizzazione verso l’adozione di diete più sane e sostenibili, la riduzione degli sprechi di cibo.

Claudia Zoani, della divisione Biotecnologie e Agroindustria e coordinatrice del progetto