In Italia è stato messo a punto il primo circuito superconduttivo in grado di generare energia elettrica a partire dal calore. Per la prima volta questa tecnologia, prevista in linea teorica, è stata dimostrata sperimentalmente aprendo la strada a nuove applicazioni nel settore delle tecnologie quantistiche superconduttive e la ricerca di nuovi materiali per aumentare l’efficienza energetica.
Il fenomeno dimostrato è chiamato termoelettricità bipolare, ovvero la capacitò dei materiali di convertire una differenza di temperatura in energia elettrica in forma di corrente o tensione Il risultato si deve all’Istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano) ed è stato pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology.
Nei metalli superconduttori fino ad ora la termoelettricità era ritenuta trascurabile e solo recentemente si è riusciti a generare fenomeni termoelettrici accoppiando superconduttori ad altri materiali.
Il dispositivo che abbiamo realizzato è in grado di generare una tensione o una corrente elettrica in modo spontaneo, una volta che due superconduttori sono accoppiati con una semplice giunzione sottoposta ad un forte differenza di temperatura.
Diventa ora possibile progettare una generazione di dispositivi termoelettrici innovativi per le tecnologie quantistiche, la computazione quantistica e nel campo dei sensori di radiazione; non ultimo apre alla ricerca di nuovi materiali capaci di produrre energia elettrica dal calore dissipato.
Francesco Giazotto, del Cnr-Nano, responsabile dell’esperimento