Disastri ambientali: la metà del mondo non è preparata ad affrontarli

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In caso di disastri naturali, la metà dei Paesi del mondo non dispone di sistemi di allerta precoce multi-rischio per anticipare le emergenze e affrontarle nel modo corretto. L’allarme è stato lanciato dal rapporto ‘Global Status of Multi-Hazard Early Warning Systems – Target G’, redatto dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) e dall’Ufficio dell’ONU per la riduzione dei rischi di catastrofi.

Nel corso della presentazione del documento, Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha invitato i Paesi a investire in sistemi di allerta precoce che possono contribuire a salvare vite e denaro. Intere popolazioni vengono colte alla sprovvista da disastri climatici a cascata poiché non ci sono meccanismi che permettono di prevenirli.

Molti dei sistemi di allerta coprono solo un tipo di fenomeno naturale, come, per esempio, i cicloni, ma l’ONU sottolinea che è importante investire in sistemi multi-rischio. Le Nazioni Unite, il 23 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia, avevano annunciato l’obiettivo di garantire, entro cinque anni, un sistema che, per ogni abitante della Terra, era capace di segnalare eventi estremi. Il piano d’azione sarà presentato dall’OMM alla Cop27.

Intervenire subito è importante poiché, a causa dei cambiamenti climatici, stanno aumentando, in modo esponenziale il numero e la frequenza di eventi catastrofici in tutto il mondo, come le recenti inondazioni in Pakistan.

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