Capodoglio: il cetaceo con i denti più grande del mondo

capodoglio

Quando si sente parlare di capodoglio non sempre si comprende di cosa si sta parlando. Ecco che a volte è utile documentarsi per saperne di piùIn questo articolo si proverà a fare dell’informazione a tal riguardo: verranno messe in evidenza le sue caratteristiche e non solo.

Per introdurre il tutto, iniziamo a dire che si tratta del cetaceo con i denti più grande del mondo. Il capodoglio è diventato uno degli animali più famosi e di cui si sente spesso parlare grazie al romanzo “Moby Dick” di Herman Melville. È sicuramente grazie a questo romanzo, e poi al film, che il capodoglio è diventato familiare per molti. Qui viene infatti descritto come una balena bianca dalle dimensioni importanti sia caratterizzata da denti. Sicuramente ciò è fedele alla realtà; ed infatti il capodoglio è il cetaceo più grande appartenente al suo ordine.

Si tratta di un cetaceo davvero particolare e di cui non sempre si hanno troppe informazioni. In questo articolo, quindi, si approfondirà la conoscenza del capodoglio. Verranno svelate tutte le curiosità e tutte le informazioni utili che magari è bene conoscere.

Capodoglio: quali sono le sue caratteristiche?

Importante è, prima di tutto, conoscere le caratteristiche ma soprattutto di che tipologia di cetaceo si tratta. Possiamo dire innanzitutto che il capodoglio ha anche un altro nome, ossia quello scientifico, che è Physter macrocephalus. Il capodoglio fa parte, nello specifico, al sottordine degli “Odontoceti” ossia la categoria che raggruppa i cetacei con i denti. Questa è una particolarità propria di questa categoria in quanto, per l’appunto, non tutti i cetacei hanno i denti.

Come già accennato, si tratta del più grande esemplare della categoria degli odontoceti. Sicuramente non tutti i capodogli hanno le stesse dimensioni anche perché dipende dal loro sesso. Di solito, quindi, i maschi pesano di più infatti si raggiungono anche le cinquanta tonnellate. Le femmine, invece, possono pesare anche venti-venticinque tonnellate.

Altro aspetto importante è quello delle dimensioni e anche qui c’è variabilità tra i sessi. Di solito i maschi hanno una lunghezza compresa tra i 16 e i 18 metri. Per le femmine, invece, parliamo di una lunghezza di circa 12 metri. In ogni caso, si tratta di un esemplare davvero molto grande tanto che in Moby Dick viene comunemente chiamato balena bianca. Ed infatti, per le sue dimensioni, può essere considerata una vera e propria balena.

Quanto sono diffusi i capodogli?

Molto interessante è sapere quanto siano diffusi i capodogli nei nostri mari. Insomma sono così frequenti? In realtà, non è proprio così. Il numero di capodogli presenti nelle acque del nostro Pianeta è del tutto sconosciuto. Quello che si può osservare è proprio la difficoltà di avvistare dei capodogli che quindi risultano essere piuttosto rari da vedere.

Ed infatti essi sono presenti nella lista dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Si tratta di quella che viene definita “lista rossa” e che contiene le specie vulnerabili e da proteggere perché rischia l’estinzione. Si può quindi sostenere con certezza che si tratta di una specie rara soprattutto nel Mar Mediterraneo.

Il motivo di questa rarità è da rintracciare nell’ambiente marino sempre più inquinato. Ed infatti l’ingestione casuale della plastica risulta essere particolarmente dannosa per i capodogli. A ciò si aggiungono anche una serie di infortuni a cui possono andare incontro come lo scontro con le navi. Spesso sono questi eventi a ferire o anche ad uccidere i capodogli. Ecco che diviene importante avere cura soprattutto del mare, smaltendo correttamente la plastica. In questo caso, infatti, si permette la sopravvivenza di alcune specie animali come i capodogli e non solo.

Conformazione fisica e alimentazione

Sicuramente i capodogli sono dei cetacei molto particolari per via della loro conformazione fisica. Ad esempio, molto imponente è la loro testa che risulta essere grande un terzo della loro dimensione totale.

Proprio per via della testa, il nome per questo cetaceo è stato “capo d’olio”. Questa espressione è dovuta allo spermaceti che è la sostanza che si trova nel cranio del capidoglio. La consistenza dello spermaceto è a metà tra l’olio e la cera. Questa sostanza è davvero molto importante per il capodoglio perché regola la sua galleggiabilità. È questo, quindi, che permette al capodoglio di immergersi a fondo nel mare e anche a lungo. Si pensa, infatti, che riesca a raggiungere anche i 3000 metri di profondità. Sembra assurdo ma è tutto vero.

Spingendosi a grandi profondità, il capodoglio è solito cacciare le prede e mangiare grandi quantità di cibo, anche considerando le sue dimensioni. L’alimentazione di questo cetaceo comprende calamari, polpi, razze e varie tipologie di pesci. Vanno incontro al pericolo di ingerire erroneamente la plastica, in quanto spesso viene confusa con i calamari di cui si nutrono.

Altra minaccia è per loro rappresentata dalle orche, gli unici animali loro predatori. Infine, i capodogli possono vivere anche fino a 80 anni e continuano a crescere per circa 50 anni. Si parla dunque di un animale molto particolare.

 

 

 

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