Il mal di testa è un malessere comune che porta con sé tanti sintomi come dolore, nausea, vomito, vertigini e irritabilità. Esso colpisce 26 milioni di italiani ed è al terzo posto come malattia invalidante per la vita quotidiana. Fra i suoi sintomi c’è anche l’ipersensibilità alla luce, una condizione che provoca un’intolleranza alla luce che causa fastidio o dolore agli occhi. Come mai se il mal di testa porta a una diminuzione dell’attività dei neuroni nella corteccia visiva, alla fine provoca la fotofobia?
Un recente studio sembra aver trovato la risposta. Durante l’emicrania i neuroni sono meno attivi a uno stimolo visivo a causa dei neuroni “inibitori”. Meno attivi non significa per i neuroni essere spenti. I neuroni continuano la loro comunicazione tra di loro, quelli “inibitori” sono capaci di sincronizzare le comunicazioni più velocemente. Ciò succede più rapidamente rispetto a quanto non succede senza mal di testa. Ecco che questo porta a una trasmissione di informazioni visive troppo efficace: scatta l’ipersensibilità alla luce.
L’emicrania condivide alcune caratteristiche comuni con altre malattie, come ad esempio l’epilessia. Il nostro modello potrebbe quindi aiutare a spiegare alcune caratteristiche di queste patologie e a trovare nuove soluzioni per combatterle.
Nicolò Meneghetti, primo autore del lavoro e studente PhD dell’Istituto di BioRobotica