Grecia: i mercenari contribuirono alla prima vittoria contro Cartagine

La storiografia ha idealizzato i soldati greci creando la classica figura degli eroi forti e coraggiosi il cui obiettivo era quello di proteggere la città-Stato greca, ovvero la polis. Questa rappresentava l’ideale di uguaglianza e democrazia e, molto probabilmente, è stato il motivo per cui gli storici antichi come Erodoto e Diodoro Siculo non riportarono la grande presenza di soldati mercenari nella prima battaglia di Himera, quando Siracusani e Argentini si allearono per sconfiggere Cartagine.

Nell’antica Grecia, i soldati mercenari erano considerati l’antitesi dell’eroe e venivano considerati avari, corrotti e infedeli, motivo per cui venivano omessi dalle cronache di guerra. Ma, nonostante tutto, i tiranni che governavano le città della Magna Grecia ne reclutavano molti, sia come guardie del corpo che per conquistare nuovi territori.

La tesi è stata confermata da uno studio pubblicato sulla National Academy of Sciences in cui si è dimostrato che parte delle truppe schierate a difesa di Himera erano composte da soldati non provenienti dall’Ellade.

Da quando, nel 2009, è stata scoperta una necropoli a Himera, il sito archeologico ha restituito circa 10mila sepolture su cui si sono concentrati i nostri studi.Recentemente abbiamo prelevato 54 scheletri dalle fosse comuni, che era il luogo in cui venivano sepolti solitamente i soldati mercenari, per analizzarne il Dna. Abbiamo così scoperto che la maggior parte dei corpi proveniva da luoghi remoti, conosciuti oggi come Ucraina, Lettonia e Bulgaria.

David Reich, professore di Genetica presso la Medical School di Harvard e pioniere dell’analisi del Dna nelle popolazioni antiche

Anche le ricerche condotte in passato da Katherine Reinberger, bioarcheologa dell’Università della Georgia, insieme all’antropologa Laurie Reitsema sono arrivate alla stessa conclusione. Le due ricercatrici hanno confrontato i corpi di due soldati che hanno combattuto in due battaglie differenti a Himera: quella del 480 a.C. e quella del 409 a.C.. Le analisi hanno mostrato che nella prima battaglia solo un terzo dei soldati erano locali, mentre nella seconda i tre quarti dell’esercito erano composti da cittadini greci.

Il ritrovamento di fosse comuni va a supporto di questa tesi, poiché si ritiene che i mercenari non avessero nessuno che si occupasse della loro sepoltura.

Le Sette Meraviglie del Mondo (antico)
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