Di recente uno degli argomenti più diffusi è come parlare ai bambini e all’importanza delle parole nella loro crescita e nella determinazione del loro carattere. Parlare con i figli permette ai genitori di farli crescere più sicuri e completi. Anche la comunicazione non verbale è altrettanto importante, quando sono piccolissimi.

Già, perché la comunicazione non verbale è il primo modo di parlare con l’esterno. È molto importante saper quindi interpretare questo tipo di comunicazione nei bambini in modo da capire i loro stati d’animo e le loro necessità. Se si osserva la parte bassa del loro viso si può comprendere se sono tristi, felici o arrabbiati. Se è arrabbiato, infatti, tenderà a inarcare il labbro inferiore.

I gesti, i movimenti e le espressioni sono fondamentali nella comunicazione non verbale. Se è felice, le guance si gonfiano, mentre se è triste invece sembra stia per piangere. Se un bambino si nasconde la faccia o se la tocca, allora è in disagio. Se cerca il contatto fisico, allora desidera intimità, invece, se lo fa con persone non di famiglia, vuol dire che si sente al sicuro.

Questi sono tutti segnali che esprimono le emozioni di un bambino per capire cosa si può fare per lui senza che abbia la parola. Ecco che la comunicazione non verbale nei bambini è un modo per capirlo meglio, quindi non è da sottovalutare. Un modo per conoscere il suo corpo e il suo viso secondo varie situazioni. In fondo, sottolinea il fatto che a volte una cosa detta con il linguaggio del corpo arriva a destinazione con più successo.