L’estate appena terminata è stata caratterizzata da una siccità mai vista prima in molti Paesi. Secondo un nuovo studio, queste condizioni diventeranno sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.
Secondo lo studio pubblicato da World Weather Attribution, una siccità come quella dell’estate appena finita si verificherebbe ogni 400 anni senza il riscaldamento globale, ma a causa delle attività umane i tempi si sono accorciati rendendo questi eventi più frequenti (uno ogni 20 anni circa). La mancanza d’acqua si ripercuote su molti aspetti della vita: dal settore agricolo alla produzione di energia idroelettrica, come accaduto in Cina.
Le condizioni di siccità, causate principalmente dalle ondate di calore estremo in Asia, Europa e Nord America, sono state valutate sulla base dei dati raccolti tra giugno e agosto in merito all’umidità del suolo. I ricercatori ritengono che un estate così calda sarebbe impossibile senza gli effetti del cambiamento climatico.
L’estate 2022 ha mostrato come il cambiamento climatico indotto dall’uomo stia aumentando i rischi di siccità nelle regioni densamente popolate e coltivate. Dobbiamo eliminare gradualmente lo sfruttamento dei combustibili fossili se vogliamo prevenire siccità più frequenti e più intense.
Sonia Seneviratne, professoressa del Politecnico di Zurigo, in Svizzera, parte del team di ricerca