I vermi della cera, ovvero delle larve di falena che si nutrono di cera d’api, potrebbero essere dei nuovi alleati nel combattere l’inquinamento da plastica. Un gruppo di ricerca spagnolo ha scoperto la presenza di due particolari enzimi nella loro saliva che sono capaci di distruggere il polietilene, polimero che rappresenta il 30% della produzione mondiale di plastica e che finisce disperso nell’ambiente e, in particolare, negli oceani.
In un’ora la saliva di queste larve sembra essere in grado di degradare, a temperatura ambiente, una quantità di polietilene pari a quella che si degraderebbe in quattro anni in seguito all’esposizione agli agenti atmosferici. Non è il primo caso di animali che possono aiutare nel contrasto dell’inquinamento dovuto alla plastica. Alcuni mesi fa è stato scoperto che le larve di coleottero Zophobas sono in grado di digerire il polistirolo.
La degradazione della plastica da parte di sistemi biologici con riutilizzo dei sottoprodotti potrebbe essere una soluzione, in futuro, contro la minaccia globale dell’accumulo di rifiuti plastici. In questo caso, abbiamo scoperto che la saliva delle larve di Galleria mellonella (vermi della cera) è in grado di ossidare e depolimerizzare il polietilene (PE), una delle plastiche più prodotte e robuste.
Studio pubblicato su Nature Communications