I sintomi che rivelano lo stress relativo allo stato di cattività negli animali sono arrotolamento della lingua, ciondolamento della testa e altri segni di irritazione. Ecco che un nuovo studio dichiara come gli ungulati siano più sensibili allo stress in cattività. Si tratta di animali come giraffe, maiali e pecore.
La ricerca riguarda uno studio inglese, dove gli esperti hanno ridefinito gli standard di cattività degli animali individuando quali ungulati hanno più bisogno di attenzione. Cosa significa la cattività per un animale? Nei programmi di conservazione la cattività è fondamentale per conservare la specie. Dall’altra tenere prigioniero un animale non giova alla sua natura, anzi la svilisce. Vuol dire privare della sua dignità quella specifica specie.
Il problema della cattività non è facile da affrontare e risolvere in breve tempo. Durante lo studio è stato esaminato il comportamento di più di 15mila individui di 38 specie di ungulati. Si è confrontato lo stress con fattori come l’ambiente, la dieta, la struttura sociale, abitudini alimentari e accoppiamento. Il browsing è un comportamento alimentare che riguarda gli animali che si cibano di foglie, germogli o frutti di piante ad alto fusto. Le specie più a rischio sono cammelli, giraffe, rinoceronti.
Altri animali ungulati fragili allo stress in cattività sono quelli con riproduzione promiscua. Gli animali tendono ad accoppiarsi con il maggior numero di animali come bufali, yak, pecore e maiali. Lo studio è stato e sarà utile a individuare le specie che hanno con più facilità comportamenti stereotipati. Già dalla dieta e dall’accoppiamento possiamo capire se l’animale ha necessità di maggiore attenzione al momento in cui viene messo in cattività. Comunque sia la strada sull’argomento cattività è ancora lunga da percorrere.