Il Ministero dell’Innovazione ha firmato il decreto attuativo che darà il via libera alla piattaforma ufficiale per la sottoscrizione digitale dei referendum abrogativi e delle proposte di legge di iniziativa popolare.
In futuro gli italiani potranno sottoscrivere i referendum e le proposte di legge di iniziativa popolare online, semplicemente utilizzando lo SPID. Il decreto attuativo – ha dichiarato il Ministro Colao – ha ricevuto l’ok del Garante della Privacy e del Ministero della Giustizia.
Il portale avrà un’area privata e una pubblica e sarà destinato a tre tipologie di utenze: i soggetti promotori delle iniziative referendarie, gli elettori che intendono sottoscrivere le proposte e, dunque, il personale della Corte di Cassazione incaricato di autenticare le firme e assicurare la correttezza dell’operazione.
Un’area pubblica – aperta a tutti senza necessità di login – illustrerà tutte le proposte di legge o referendarie in corso (e, dunque, che è possibile sottoscrivere).
La verifica della qualifica di elettore verrà svolta in automatico, grazie all’integrazione delle liste elettorali dei comuni all’interno dell’ANPR.
Gli italiani hanno già avuto la possibilità di sottoscrivere con SPID un quesito referendario. Era successo nel 2021, in occasione dei referendum su cannabis ed eutanasia, entrambi poi bocciati dalla Corte Costituzionale per un difetto di formulazione. Nel 2022 la lista Referendum e Democrazia di Marco Cappato aveva condotto una battaglia per il riconoscimento della validità delle firme elettroniche anche per la sottoscrizione delle liste candidate alle elezioni politiche. Ne era nato un contenzioso legale tra la lista e il governo italiano: lo scorso 20 settembre il Tribunale di Milano ha deciso di respingere il ricorso presentato da Referendum e Democrazia.