Con il cambiamento climatico la penetrazione di diverse specie ittiche dal Mar Rosso al Mediterraneo potrebbero estendersi in futuro fino all’Oceano Atlantico. L’ipotesi emerge da uno studio pubblicato su Frontiers in Ecology and Environment e condotto dall’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim).

La ricerca è supportata da alcuni modelli di distribuzione che sono stati testati su dieci specie ittiche e illustra la possibilità che una migrazione estesa che riconnetta gli Oceani Indo-Pacifico e Atlantico.

Queste migrazioni coinvolgono specie del Mar Rosso quali il pesce flauto Fistularia commersonii, il pesce palla maculato Lagocephalus sceleratus e la sardina di Golani Etrumeus golanii. Esemplari di queste specie sono state già osservati nelle vicinanze dello stretto di Gibilterra.

Non si tratta di un ritorno alla Tetide, il grande oceano marino che circondava le terre emerse milioni di anni fa, ma di uno scenario di omogenizzazione biotica dalle conseguenze difficilmente prevedibili.

L’emissione di gas serra in atmosfera sta spingendo il nostro pianeta verso delle soglie critiche e questo studio ribadisce la necessità di accelerare l’attuazione di politiche climatiche, come concordato alla scorsa COP 26 e come sostenuto dalla comunità scientifica internazionale.

Manuela D’Amen dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale Roma (Ispra).