Nei Paesi Bassi una collaborazione tra gruppi di ricerca di diversi istituti ha permesso di ottenere celle solari con un’efficienza superiore al 30%. Questo risultato permetterà di aumentare la quantità di energia prodotta sfruttando la luce solare e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
I tradizionali impianti fotovoltaici, nonostante siano promossi da gran parte dei governi allo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica, presentano un limite nella conversione energetica. la maggior parte di questi dispositivi in commercio raggiunge appena il 22% di efficienza nella conversione della luce solare in energia.
Il mondo della ricerca sta cercando di rendere la tecnologia sempre più efficiente così da poter generare più energia a parità di dimensioni di un impianto e ridurre il costo per gli acquirenti. In Olanda, una collaborazione tra diversi gruppi di ricerca ha creato un dispositivo a quattro terminali in cui vengono usate celle solari a base di silicio e celle a base di perovskite. Mentre il primo funziona bene per convertire la luce visibile e infrarossa, le perovskiti possono raccogliere la radiazione ultravioletta e visibile.
Un dispositivo a quattro terminali consente l’utilizzo di tandem bifacciali per aumentare ulteriormente la potenza dello stesso. I ricercatori hanno migliorato l’efficienza di una cella a perovskite semitrasparente co un’area di 3×3 mmq fino al 19,7%, al di sotto della quale è stata posta una cella di 20×20 mmq a base di silicio. Un contatto posteriore permetteva poi al 93% della luce infrarossa di raggiungere la parte inferiore del dispositivo, raggiungendo un’efficienza di conversione finale pari al 30,1%, la migliore ottenuta fino a ora.
- Netherlands researchers break the 30 percent barrier in solar cells (interestingengineering.com)