Parigi e New York, in collaborazione con l’ong Amnesty International, hanno avviato un’azione legale contro la TotalEnergies, il colosso francese, allo scopo di obbligarlo a rispettare i trattati internazionali sui requisiti ambientali.

L’azione legale si basa su una legge del 2017 in cui si obbligano le società con più di 5’000 dipendenti a pubblicare un piano di vigilanza per identificare e prevenire i danni causati dalle proprie attività nei confronti dell’ambiente. A detta di Amnesty International e delle amministrazioni di Parigi e New York, TotalEnergies non ha adottato misure di vigilanza efficienti.

Con questa causa vogliamo costringere un attore chiave dell’energia a rispettare l’accordo di Parigi

Anne Hidalgo, sindaco di Parigi

La sindaca di Parigi riconosce la natura simbolica dell’azione legale che potrebbe, però, aiutare a riportare la speranza.

Dall’altro lato la Total ha sottolineato che l’impegno concreto e consistente per le energie rinnovabili e l’elettricità fornisce una risposta molto più efficace alla questione climatica rispetto al contenzioso. In passato, però, anche la compagnia petrolifera Shell ha subito un’azione legale di questo genere per la quale è stata condannata a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% rispetto a quelle del 2019 entro la fine del 2030.