In Italia, dall’inizio della pandemia, per riuscire a contenere il virus, siamo arrivati a un vero boom del lavoro da casa, lo smart working. Dal Coronavirus a oggi, in Italia siamo passati da meno di mezzo milione di lavoratori a più di 5 milioni in smart working. La proroga del lavoro da casa è avvenuta e ora si analizzano i vantaggi e gli svantaggi dello smart working.
Il rapporto sul benessere nel lavoro da casa 2022 di NFON ha intervistato gli smart worker di sei paesi europei. Ha voluto esaminare le difficoltà e la positività di chi affronta il lavoro da casa. I risultati del sondaggio dicono che 1 lavoratore su 3 soffre di stress a causa dello smart working.
Gli smart worker sentono la mancanza dei colleghi e l’interazione sociale lavorativa con loro. La battuta con il vicino, la pausa caffè per lo scambio di due chiacchiere e opinioni, ma anche chiedere aiuto al collega causano maggior stress. Esattamente il 36% di stress negli intervistati. Altri fattori sono lo stress tecnologico e la difficoltà di suddividere il lavoro dalla sfera privata. Anche il fatto di essere contattabili senza un orario di lavoro preciso crea maggior stress. Il lato positivo però è che lo smart working regala anche benessere in più di metà di intervistati.
Nel 57,3% dei lavoratori lavorare da casa è un vantaggio, perché si evitano le antipatie fra colleghi e soprattutto quelli che creano fastidio e disturbo. Nel 38,3% lo smart working è positivo perché si può lavorare anche da malati. Inoltre, altro aspetto da considerare è che quasi per 3 lavoratori su 10 lo smart working aumenta il carico del lavoro. Il 36% degli intervistati quindi lavorando da casa non hanno più tempo di seguire la famiglia e gli amici. Dall’altra invece 3 lavoratori su 10 possono praticare più sport di prima.