Un gruppo di cittadini in Germania ha deciso di fare causa al governo tedesco in seguito ai problemi di salute causati dall’inquinamento atmosferico. I ricorrenti lamentano il mancato allineamento con le linee guida dell’OMS, il quale ha ridotto i limiti ritenuti accettabili di inquinanti del 75%. Questo porterebbe a un maggiore rischio della salute delle persone violandone i diritti fondamentali.
Negli ultimi anni l’inquinamento in Germania è diminuito in modo significativo e seguendo le leggi dell’UE, ma il cambiamento delle linee guida dell’OMS implica che, pur essendo nella legalità (dato che le regole dell’OMS non sono vincolanti a differenza di quelle imposte dall’Europa), l’aria non sia proprio pulita. L’Unione Europea sta riformando la sua principale legge sulla qualità dell’aria che stabilisce le soglie massime di inquinamento per l’intero blocco.
In qualche modo siamo finiti a vivere in un mondo in cui i trasporti e l’industria sembrano avere più diritti delle persone stesse.
L’entità del problema è chiara: ogni anno emergono sempre più dati su quante persone sono colpite dall’inquinamento atmosferico, su quante muoiono precocemente e sulla miriade di modi in cui respirare aria tossica può danneggiare e alterare il nostro corpo. Eppure, mentre ci sono alcuni campioni locali, i governi nazionali sono dolorosamente lenti nell’affrontare il problema.
C’è sempre stato un ritardo epico quando si è trattato di far rispettare ai Paesi dell’UE la legge sull’inquinamento atmosferico: devono agire ora per evitare che altre vite vengano rovinate inutilmente e che altri bambini portino con sé l’eredità dell’aria sporca per tutta la vita.
Ciò che serve è semplice: allineare le leggi nazionali sulla qualità dell’aria con la scienza definita dai maggiori esperti mondiali. Questo è il minimo indispensabile che i nostri leader dovrebbero fare per proteggere le persone
Irmina Kotiuk, avvocato di ClientEarth