La condizione clinica della gammopatia monoclonale riguarda l’accumulo, a livello di midollo osseo e sangue, di una proteina di nome M. Una proteina monoclonale anomala che di conseguenza riduce lo spazio disponibile per le cellule sane del midollo osseo. Inoltre, così si ha anche un sovraccumulo della proteina M.
Questa condizione che si è andata a formare è causata da un’alterazione delle plasmacellule che producono grandi quantità di proteine monoclonali. Per capire meglio, abbiamo nel sangue globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Poi i linfociti sono una sottopopolazione di globuli bianchi suddivisi in linfociti B, linfociti T e linfociti natural killer. In pratica, le plasmacellule sono linfociti B attivati.
Ogni plasmacellula produce immunoglobuline (anticorpi) tutte uguali fra loro (cloni) stimolate da un antigene specifico. Le immunoglobuline ricordano la lettera greca gamma, ecco perché prendono il nome di gamma-globuline. Questa è la gammopatia (patologia delle gamma-globuline) monoclonale (un unico clone di gamma-globuline).
Si tratta di una patologia senza sintomi. A volte ci può essere una rara neuropatia periferica. In situazioni più gravi può esserci mieloma multiplo o linfoma. Come diagnosi sono consigliabili gli esami del sangue come l’elettroforesi sieroproteica e l’immunoelettroforesi. Non c’è una cura specifica, ma una sorta di esame preventivo per evitare diagnosi più gravi.