In provincia di Como, a Cernobbio, gli effetti dei fuochi d’artificio sono gravi per la fauna selvatica. Ecco che si devono trovare delle misure che possono limitare i danni causati. È Marialuisa Righi ad aver avviato una petizione relativa alla risoluzione del problema insieme all’invio di una lettera al sindaco. La petizione è arrivata a oltre 500 firme.
I fuochi d’artificio causano grave disagio constati d’ansia e attacchi di panico nei nostri animali che possono addirittura morire dallo spavento o fuggire terrorizzati. Ma la stessa reazione ha la fauna selvatica: i volatili, spaventati dagli scoppi e disorientati dalle luci, tentano di fuggire e molti di loro muoiono o rimangono gravemente feriti, ne è prova l’assenza di scoiattoli, merli, ghiri dai parchi delle ville. Spariti. E anche se non abbiamo documentazione sulla reazione dei pesci di lago, i cigni e le poche anatre non si vedono più.
Marialuisa Righi scrive così sulla pagina della petizione
Un altro svantaggio dei fuochi d’artificio è anche la loro polverina sottile che peggiora la qualità dell’aria. A Cernobbio gli spettacoli pirotecnici sono stati davvero tanti. I cani o altri animali domestici vengono spesso spaventati a morte dal rumore dei botti, ma anche gli animali selvatici possono impaurirsi. Questi ultimi possono pensare che sia il suono di uno sparo. Il pericolo maggiore è per gli uccelli. Questi sentendo il forte rumore e poi vedendo il bagliore hanno una sorta di disorientamento. Alla fine scappando non trovano più la strada di casa quando il buio scende.
Il sindaco di Cernobbio ha spiegato che lo sparo dei fuochi ha avuto l’applicazione di una tassa. Questa ha portato grosse entrate nelle casse del Comune. Denaro che alla fine dell’anno sarà preso in considerazione per la valutazione dell’impatto acustico dei fuochi d’artificio e i suoi danni.