I settori che nei futuri quattro anni avranno più crescita lavorativa in Italia saranno svariati. Si parla di commercio, turismo, finanza, consulenza, formazione e cultura. Anpal e Unioncamere hanno analizzato la situazione confermando una profonda carenza di laureati di fronte alla domanda. Ecco quali sono i lavori per cui si ricercano più persone.

In Italia il numero degli occupati ha avuto un aumento dello 0,4% per uomini e donne. La crescita nella seconda parte del 2022 è arrivata a oltre 90mila occupati. C’è però una mancata rispondenza tra domanda e offerta lavorativa. Si è analizzato che l’occupazione che crescerà di più dal 2022 al 2026 riguarda i settori relativi all’economia, all’agricoltura e all’industria. Infine, quello che salirà di più sarà quello dei servizi, incluso il turismo. In quattro anni potrà crescere di 355.400 occupati.

Fra i macro settori ci sono finanza e consulenza con una previsione di 268.600 occupati. Sul podio più basso la formazione e la cultura, che si stacca di poco dal settore costruzioni e infrastrutture. Il primo prevede 205.500 e l’altro 204.900 occupati entro il 2026. La classifica viene chiusa dal comparto del legno e arredo con 16.500 posti previsti.

Un ulteriore novità riportata dai dati di Anpal è che nei prossimi quattro futuri anni il fabbisogno di laureati sarà superiore all’offerta di neo-laureati. In futuro si registrerà una domanda di 245mila laureati, mentre i neolaureati saranno soltanto 31.200. I titoli di laurea più richiesti saranno di tipo “economico-statistico”, “giuridico e politico sociale” e “medico sociale”. In ordine di titolo di laurea, sopra menzionato, ci saranno rispettivamente 44.500, 42.200, 31.400 laureati. In totale, nei tre settori, mancheranno 30mila laureati.