Un recente studio australiano attesta che la menopausa acceleri l’invecchiamento del cervello delle donne. Ciò lo espone a un maggior rischio di sviluppare demenza. Le donne post-menopausa propendono a presentare un invecchiamento più accentuato del cervello a confronti di uomini della stessa età. Lo studio, guidato dai professori Velandai Srikanth e Chris Moran dell’Università Monash di Melbourne, ha portato alla rivalutazione dei comuni marker della demenza.

Gli studiosi grazie a statistiche della Biobank hanno raccolto informazioni durante 10 lunghi anni. Gli esperti si sono fossilizzati su modelli di declino del volume del cervello come indicatori del rischio di demenza. Un modo per capire meglio la sindrome degenerativa. I dati raccolti aiuteranno a trattare la demenza specialmente fra le donne. In Australia infatti è la seconda causa di decesso. Tale nuovo studio smentisce la teoria che gli attacchi cardiaci e gli ictus siano i principali responsabili di alti tassi di demenza per le donne. Le donne che attraversano la menopausa passano in poco tempo da un rischio minore di attacchi di cuore e ictus a un rischio maggiore.

 

Abbiamo riscontrato che donne anziane in buona salute hanno volumi cerebrali minori degli uomini, anche se quegli uomini hanno fattori di rischio cardio-metabolico come diabete e ictus. È sempre importante ridurre il rischio di attacchi cardiaci e ictus, ma per ridurre il rischio di demenza nelle donne più tardi nella vita, dobbiamo guardare al di là di questi fattori… Questa ricerca ci aiuta a capire meglio la demenza per trovare le sue cause dirette, per comprendere a cosa puntare con interventi preventivi per ridurre rischi futuri di demenza, e in che misura tali sforzi debbano essere differenti per gli uomini e per le donne.

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