L’uso eccessivo di smartphone e tablet comporta una grande esposizione alla luce blu che può alterare gli equilibri ormonali nelle bambine e aumentare il rischio di pubertà precoce. L’ipotesi è stata avanzata in uno studio condotto dai ricercatori dell’Ankara City Hospital/Children’s.
Nello studio è stato utilizzato un modello animale evidenziando che l’eccessiva esposizione alla luce blu può portare, oltre a cambiamenti fisici nel tessuto ovarico, a livelli ridotti di melatonina ed elevati livelli di ormoni riproduttivi come estradiolo e l’ormone luteinizzante. Tutti questi fattori possono aumentare la probabilità di una pubertà precoce e problemi di fertilità in futuro.
I topi femmina sono stati divisi in 3 gruppi i quali sono stati esposti a diverse condizioni di luce: uno alla luce normale, uno a 6 ore di luce blu e il terzo a 12 ore. I primi segni di pubertà si sono manifestati significativamente prima nei gruppi esposti a luce blu. Maggiore è stata l’esposizione, più si l’inizio della pubertà si è verificata precocemente. Sono stati anche evidenziati segni di danni e infiammazioni alle ovaie.
In Italia la pubertà precoce è considerata una malattia rara perché riguarda da 1 a 6 nati ogni 1000, mentre in Europa interessa il 5% delle ragazze e l’1% dei ragazzi circa. I ricercatori Turchi hanno però annunciato di voler approfondire lo studio nel settore per valutare un impatto a lungo termine sulla fertilità.