Quando l’estate passa, non è detto che in autunno si debba rinunciare a un balcone o a un giardino fiorito. Ecco che l’Aster, una pianta erbacea simile alla margherita di colore viola, rosa o lilla allieta il mese di settembre. I suoi petali hanno la disposizione di una stella e fiorisce per la maggior parte a settembre. I consigli per coltivare l’Aster sono in terra piena o in vaso.
La pianta è originaria dell’America settentrionale, dell’Africa meridionale e dell’Europa centrale. Ha un fusto sottile con diversi rami, foglie verde scuro e i fiori composti da lunghi petali di colore rosa o viola. L’Aster ha molte varietà. Tra luglio e agosto fiorisce l’Aster Alpinus, ha infiorescenze simili a margherite dal bianco, al rosa fino al viola. L’Aster Dumosus fiorisce invece a settembre, ha un arbusto compatto che arriva fino a 50 cm con fiori bianchi o azzurri. Poi nello stesso periodo sboccia anche l’Aster Novae-angliae, può raggiungere i 180 cm di altezza con fiori a pannocchia. Il colore è viola scuro, ma anche rosso, rosa o bianco. Si può trovare in Italia e in tutta Europa invece l’Aster Amellus per i suoi fiori viola-blu.
L’Aster predilige posizioni soleggiate, ma se viviamo in un clima caldo va bene anche la mezz’ombra. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanze nutritive. La concimazione prevede un prodotto granulare a lenta cessione, una volta al mese, tra agosto e settembre.
Bagnare la pianta con regolarità, ma senza innaffiare foglie e fiori. I petali e gli steli si possono rompere, ma soprattutto si può favorire anche malattie fungine come l’oidio. Dopo la fine della fioritura, è consigliabile la potatura. La recisione della pianta deve essere a pochi centimetri da terra. Successivamente bisogna ricoprire il terreno con della pacciamatura per mantenere umidità e temperatura. Se l’acqua ristagna ci possono essere i funghi provocando radici marce. Porre attenzione al ragnetto rosso e alle lumache.