Dopo aver individuato, in un uomo non vaccinato, un caso di poliomielite paralitica nella contea di Rockland e diversi casi di poliovirus nelle acque reflue, la governatrice Kathy Hochul ha dichiarato lo stato di emergenza a New York.
Così è partita la sorveglianza delle acque reflue per cercare altre tracce del poliovirus, analisi che hanno dato esito positivo in diverse contee, tra cui New York City. Questo indica che il virus si sta diffondendo. Da qui la decisione di dichiarare uno stato di emergenza statale fino al 9 ottobre 2022.
Lo stato di emergenza è un quadro legislativo che fa salire i livelli di sorveglianza e attenzione, aggiungendo anche delle misure particolari per aumentare le risorse disponibili alla protezione dei cittadini. Questo comporta un incremento del personale medico e paramedico e le farmacie potranno somministrare il vaccino, unica soluzione contro la polio, per velocizzare l’immunizzazione. La governatrice ha invitato tutti a intraprendere azioni appropriate per contenere l’emergenza e tutelare benessere, sicurezza e salute pubblica.
Il 21 luglio 2022 è stato ritrovato un caso di poliomielite paralitica in un uomo non vaccinato e, secondo i test, si tratta un caso di poliovirus derivato da vaccino. Analizzando poi le acque reflue in diverse contee si è notato che un campione nella contea di Nassau è geneticamente collegato al caso di poliomielite paralitica di Rockland.
La paralisi è una delle rare conseguenze che s sviluppano in chi contrae il virus della poliomielite (1 su 100 secondo i CDC Statunitensi).
La paralisi è invalidante e laddove interessi i muscoli respiratori potrebbe anche avere anche una possibile mortalità. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, l’infezione da polio è asintomatica, altre volte le persone sviluppano sintomi lievi simili a quelli influenzali con disturbi intestinali della durata di pochi giorni.
Antonella Castagna, primario di Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario Università Vita -Salute San Raffaele