Il fiume Oder, che attraversa Polonia, Germania e Repubblica Ceca, conta un enorme quantità di pesci morti. L’evento, che si è verificato in dimensioni mai viste in precedenza, è cominciato intorno alla fine di luglio e sembra che la causa risalga nell’inquinamento industriale che ha portato alla proliferazione di un’alga tossica.
Rispetto al resto degli altri Paesi membri dell’Unione Europea, la Polonia è molto più cauta con le politiche di transizione ecologica, al punto da opporsi al Green Deal nel 2020 in quanto l’80% dell’energia prodotta dal paese deriva dal carbone. Inoltre nel 2021 presentava i problemi maggiori nel settore dell’inquinamento atmosferico. E c’è da sottolineare che quasi tutte le industrie della Slesia scaricano le proprie acque reflue nel fiume Oder.
La responsabile del fenomeno sembra essere l’Alga dorata, anche conosciuta con il nome di prymnesium parvum, la quale cresce preferenzialmente negli estuari dei fiumi, dove l’acqua dolce finisce in quella salata. Il fiume Oder presenta una concentrazione di sali molto superiore alla norma, cosa che riconduce all’inquinamento umano.
La questione ambientale rischia di sfociare anche in un problema economico soprattutto per le attività che si trovano sulla riva del fiume in quanto la situazione potrebbe spaventare i turisti.