Dopo la realizzazione di Avatar, per un certo numero di anni, è esplosa la produzione di film in 3D, e l’artefice di questo tipo di lavorazione, James Cameron, ha da poco parlato del fatto che il 3D non è morto, ma può essere tutt’ora vivo e utilizzabile.
Ecco le sue parole:
Molte persone pensano che il 3D sia finito, ma non è così. Fino ad ora è stato solo accettato. Il 3D è diventato una parte della scelta che si ha a disposizione quando si va al cinema a vedere un blockbuster. Lo potrei paragonare al colore, che quando è stato diffuso per la prima volta era un qualcosa di grandioso. La gente voleva andare a vedere i film perché erano a colori. E nel periodo di uscita di Avatar le persone andavano a vedere i lungometraggi perché erano in 3D. Penso che tutto ciò ha avuto un impatto su come i film venivano presentati, e sono stati così accettati. Quello è stato una sorta di zeitgeist.
Ricordiamo che l’uscita di Avatar in 3D portò ad un’attenzione enorme da parte del pubblico cinematografico, considerando che il lungometraggio arrivò ad incassare 2,8 miliardi di dollari, divenendo, all’epoca, il film più visto di sempre.