L’obiettivo di migliorare la sostenibilità del settore tessile e dell’abbigliamento è possibile solo rendendo la sua economia circolare. Si parla di promuovere il riutilizzo e il riciclo di abiti e accessori. La moda circolare sarà la moda del futuro. La crescita media del settore registra tra il 15% e il 20% che potrebbe arrivare a 75 miliardi di dollari nel 2025.

I risultati della ricercatrice in economia comportamentale Annarita Colasante hanno esaminato le abitudini dei consumatori italiani nell’acquisto di abiti bio-based e di seconda mano. Il bio-based è un prodotto di punta italiano, mentre gli abiti di seconda mano non lo sono affatto. La statistica ha confermato che gli italiani siano meno propensi agli abiti di seconda mano, perché di scarsa qualità e così acquistano il bio-based. L’importante per i consumatori è che la moda sia ecosostenibile. Le aziende quindi devono ricercare la sostenibilità attraverso l’innovazione e anche la sostituzione dei materiali con altri più circolari.

Entra in scena così Materially, società che si occupa di innovazione e sostenibilità dei materiali. Tale società risponde bene al grande impatto che il tessile ha sull’ambiente. Un esempio è la procedura di creazione di una tintura basata sui batteri e non sul petrolio. Oppure un’altra soluzione è la creazione di nuove fibre come la cellulosa. Una materia abbondante e un polimero naturale, poi è rinnovabile, disponibile, a base di viscosa.

Inoltre, si deve analizzare la comunicazione di tali novità e ricerche al pubblico per vedere come risponde. Così nasce AllThings.BioPRO, il progetto finanziario dell’UE che unisce i contatti di consumatori, bio-based e altri stakeholder della filiera. Il suo compito è facilitare la comunicazione, la conoscenza e diffondere la bioeconomy ai cittadini.

 

Nel settore fashion in particolare, i consumatori hanno difficoltà a capire cosa sia sostenibile e dove si inserisce la bioeconomy. Obiettivo di AllThings.BioPRO è proprio informare gli utenti attraverso un dialogo continuo e attività di co-creation.

Veronica Meneghello, Project Manager di AllThings.BioPRO

 

 

Fra i partner del progetto c’è il museo Fashion for Good di Amsterdam. Ha l’obiettivo di educare tutti sulla moda futura e sull’innovazione del tessile. Gli utenti scopriranno fra le esposizioni anche materiali simili a seta con bucce d’arancia o scarpe di pelle fatte con bucce di mela.