La proposta di far rimanere l’ora legale può essere una soluzione per il rincaro bollette, ma anche avere svantaggi per la salute.

 

Conservare l’orario ‘estivo’ consentirebbe di evitare tutti quei disturbi derivanti da alterazioni del ritmo circadiano per il passaggio ora legale/ora solare, che riguardano un’ampia fascia di popolazione. L’impatto potrebbe essere positivo soprattutto sui bambini che godrebbero di un’ora di più all’aria aperta e fare così più movimento ma, a fronte di questi benefici l’ora legale permanente può essere poco in sincrono con l’orologio biologico e rivelarsi perciò deleteria, accrescendo fino al 20% il pericolo di conseguenze negative sul metabolismo e il sistema cardiovascolare. È possibile che abbia addirittura più benefici per la salute rendere permanente l’ora solare, che almeno sulla carta sembra più in sincrono con il nostro orologio biologico.

Annamaria Colao, presidente SIE e ordinario di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli

 

 

Il rischio di attacco cardiaco aumenta del 19%, il tumore al seno del 5%. I dati riportati quindi nel complesso suggeriscono di rendere permanente l’ora legale italiana. Se ci pensiamo bene, le serate più luminose sarebbero meno propense all’orologio biologico dell’uomo. Quest’ultimo ha bisogno del buio per la produzione della melatonina e per un sonno corretto.