Alle Hawaii l’unica centrale elettrica a carbone, situata sulla terza isola più grande dello stato, a Oahu, è stata chiusa lo scorso giovedì dopo 30 anni di attività. La centrale ogni anno rilasciava nell’ambiente enormi quantità di anidride carbonica.

Il governo nel 2020 ha approvato una legge allo scopo di vietare entro la fine del 2022 l’uso del carbone come fonte di energia. L’obiettivo è quello di utilizzare solo fonti energetiche rinnovabili entro il 2045, che, però, è ancora lontano in quanto, per il momento, continueranno a usare il petrolio.

Si tratta di una pietra miliare importante. È la nostra fine dell’uso del carbone alle Hawaii dopo 150 anni.

 Scott Glenn, Chief Energy Officer delle Hawaii

 

Nonostante sia solo un periodo di transizione, questo comporterà un costo maggiore per i cittadini. Anche se il governo prevede di chiudere anche qualche centrale a petrolio nei prossimi anni. La società proprietaria della centrale a carbone ha formato i dipendenti in modo che potessero dedicarsi a progetti nel settore delle rinnovabili.

Negli ultimi anni le Hawaii hanno avviato diversi progetti per l’installazione di impianti a energia solare con anche impianti di stoccaggio, ma l’aumento dei costi dell’energia ha fatto rallentare alcuni di questi.

Le Hawaii si sono sempre impegnate nel settore tanto da essere la prima nazione degli Stati Uniti che, nel 2015, ha approvato una legge per far sì che tutta l’energia derivasse da risorse rinnovabili. Da allora altri 20 stati hanno seguito il loro esempio.