Wood Wide Web: come comunicano le piante?

Foresta di sequoie

Il Wood Wide Web è un’antica rete di comunicazione delle piante, nello specifico potremmo definirlo un “social network sotterraneo”. Il tronco, le foglie, i rami sono proiettati verso l’alto, mentre il cuore di una pianta si trova nel terreno, sottoterra. Ecco che con questa espressione ci riferiamo a quell’insieme di radici, funghi e microrganismi che la scienza appunto chiama Wood Wide Web.

Wood Wide: cos’è?

Scoperto nel 1990 da Suzanne Simard, il Wood Wide Web ancora oggi è riconosciuto come una rete di funghi e microrganismi che garantisce la comunicazione tra le piante dell’ecosistema.

Grazie ad esso, le piante si scambiano sostanze nutritive e sono in grado di inviare segnali ad altre piante in caso di attacco. Tutto questo è possibile grazie agli alberi hub che sono quelli più grandi e che per questo sono identificati come il centro di controllo della rete.

La comunicazione tra questi alberi è stato oggetto di studio, in particolare oggetto di uno studio del 2018 condotto dall’Università di Leeds, Regno Unito che è arrivato alla conclusione che gli alberi comunicano proprio attraverso tale rete che potrebbe essere associata a quelle che utilizziamo noi umani.

Il Wood Wide Web è quindi una rete di comunicazione che, correndo nel sottosuolo, connette tra loro le piante all’interno di un continuo sistema di scambio di acqua e informazioni e non solo.

Grazie a Suzanne Simard, la mamma del Wood Wide Web, ci si è concentrati sullo studio di tale connessione in modo più specifico. Attraverso vari esperimenti, Suzanne è arrivata alla conclusione che le piante sono in grado di trasferire tra loro anche altri nutrienti come l’azoto, il fosforo e tanto altro.

Tipologie di rete di comunicazione

Quante tipologie di rete di comunicazione ci sono? Ne sono state identificate due, ovvero ìmicorriza arbuscolare ed ectomicorriza. La prima è una specifica tipologia di simbiosi tra il fungo e la pianta superiore e si trova nelle radici della pianta fino a estendersi per tutto il terreno. Essa è tipica dei luoghi più caldi. Un esempio di alberi che si caratterizzano per questa tipologia di simbiosi è l’acero e il cedro. L’ectomicorriza

è invece una sottospecie di micorriza e riguarda il fungo e le piante ad alto fusto. Anche questa la trovi a livello delle radici ma, a differenza della precedente, si trova nei luoghi più freddi.

Un aspetto che sembra accomunare queste reti è proprio l’influenza della temperatura, di conseguenza il Wood Wide Web subisce gli effetti della crisi climatica. Da alcuni studi si evince come appunto un incremento delle temperature possa favorire un maggiore sviluppo della micorriza arbuscolare che è in grado di rimuovere in modo veloce la materia organica rilasciando CO2 nell’ ambiente, trattenendo il calore e accelerando gli effetti del riscaldamento globale.

Altri studi invece affermano che Wood Wide Web è in grado di rendere gli alberi più resistenti a quelli che sono i vari cambiamenti climatici. A prescindere da questo, è importante ricordare che gli alberi, grazie a questa rete, sono connessi tra loro. Basta abbatterne uno per creare danni a tutto l’ecosistema.

Come funziona la rete di comunicazione

Il Wood Wide Web è un network antico che ingloba un grande numero di alberi e piante di specie diverse e che comunicano tra loro. All’ interno di esso, la comunicazione sembra partire dalle piante più antiche chiamate “hub” e che dunque sono in grado di nutrire i “figli” più giovani attraverso le ife dei funghi. La capillarità dei filamenti che caratterizzano il loro corpo permette loro di inviare acqua, carbonio, azoto, zuccheri, ovvero tutte quelle sostanze utili per crescere.

Cosa succede in caso di attacco da parte di parassiti? In quel caso, il Wood Wide Web diventa una rete di difesa. Le piante “parlano” tra loro, così riescono ad aiutarsi. Eppure ci sono anche piante che possono sfruttare tale rete solo per i propri scopi. Le orchidee, per esempio, tendono a rubare le energie da altre piante.

Quanto detto sinora fa capire che non serve competere, ma piuttosto collaborare e questo vale per tutti, anche per il mondo delle piante. Un mondo questo che è a tratti sconosciuto a molti, ma che vale la pena conoscere per capire che la natura enfatizza un principio fondamentale: la collaborazione è vincente. E questo vale sia per noi umani che per il mondo delle piante.

 

 

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