Lo scioglimento dei ghiacciai è uno dei problemi più evidenti e critici causati dal riscaldamento globale e dai cambiamenti climatici. Un recente studio condotto dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e dal Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) ha evidenziato che nell’ultimo secolo la Svizzera ha perso circa il 50% del volume totale dei ghiacciai.
La ricerca è stata effettuata basandosi su oltre 21’700 fotografie scattate tra il 1916 e il 1947 che ha permesso di ricostruire circa il 96% della copertura glaciale svizzera dell’epoca, per poi confrontare quanto ottenuto con le fotografie e i dati attuali. Il ghiacciaio Fischer, per esempio, nelle foto del 1928 appariva come un’enorme distesa di ghiaccio mentre nel 2021 ne sono rimaste solo poche tracce.
Se conosciamo la topografia della superficie di un ghiacciaio in due momenti differenti, possiamo calcolare la differenza di volume del ghiaccio.
Erik Schytt Mannerfelt, primo autore dello studio
I ghiacciai però hanno avuto anche dei periodi in cui il loro volume si è accresciuto tra gli anni 20 e gli anni 80. Nel complesso però circa il 50% del volume di questi è andato perduto nell’ultimo secolo, processo che si è velocizzato negli ultimi 6 anni in cui si è perso il 12% della loro superficie. La causa di questa accelerazione è dovuta proprio ai cambiamenti climatici.
In particolare l’estate del 2022 ha rappresentato un vero problema a causa della crisi idrica e dello scioglimento rapido dei ghiacciai sulle Alpi.