Uno studio dell’Università di Yale su una collezione di fossili di dinosauri di 230 milioni di anni fa ritrovati nello Zimbabwe, pubblicato sulla rivista Nature, ci racconta come le barriere climatiche abbiano influito sull’origine e la diffusione delle varie specie di dinosauri nella Pangea.
Quando ancora i continenti non erano come li conosciamo attualmente, non esistevano barriere geografiche in grado di impedire alle varie specie animali di muoversi attraverso il continente, ma si ritiene che il clima fosse un elemento importante che regolasse questi spostamenti.
Gli autori dello studio hanno analizzato questi fossili appartenenti a specie di dinosauri dell’era Triassica di Africa, Sud America e Asia, ottenendo informazioni su come questi e le successive altre specie si siano diffuse nella Pangea.
Questi fossili hanno mostrato come i primi dinosauri provenissero da ambienti temperati, semi-aridi e semi-umidi del sud del continente, indicando che i dinosauri inizialmente vivevano in una regione limitata con un clima adatto a loro. Ma anche la presenza di altre specie animali nelle altre regioni ha influenzato la diffusione dei dinosauri.
Al giorno d’oggi, nonostante la presenza di molte barriere geografiche, alcuni studi hanno evidenziato come l’evoluzione e la diffusione di molte specie animali siano comunque legate ai cambiamenti climatici.
Il più grande limite (delle nostre ricerche) è semplicemente l’incompletezza delle documentazioni sui fossili. Una nuova scoperta può ribaltare vecchie ipotesi, ma questa è una motivazione in più per continuare ad andare avanti
Christopher Griffin, ricercatore capo e borsista post-doc all’Università di Yale
- 230 million-year-old fossils from Zimbabwe reveal the secret origin of dinosaurs in Pangaea (interestingengineering.com)