L’Agenzia spaziale europea sta facendo importanti investimenti per tracciare la plastica negli oceani aiutando i paesi a diminuire i rifiuti marini. I dati dimostrano la chiara presenza di enormi quantità di plastica nell’oceano. Questo sta avendo un grave impatto sugli ecosistemi marini. Ogni minuto un camion carico di plastica finisce negli oceani. Insomma, pare che ogni parte del mondo sia toccata da detriti dell’oceano. Poi i rifiuti dispersi dall’acqua colpiscono tutti i corsi d’acqua e gli oceani mondiali. Questo è un lato negativo, ma dall’altra esistono alcuni progetti che hanno una visione più chiara della spazzatura e di dove va a finire.
Importante è sapere, appunto, dove vanno i rifiuti oceanici per poterli eliminare in maniera efficace. I ricercatori hanno testato in Indonesia un prototipo di boe di legno tracciabili. Ciò permetterà di controllare la diffusione dei rifiuti nei mari e l’elaborazione di strategie di riduzione. La boa è creata con un materiale sostenibile che non andrà a inquinare l’ambiente marino, quando si decomporrà. Sulla boa è stato installato un GPS per il monitoraggio.
Si chiama Marlisat, la società che usa satelliti per rilevare e controllare i rifiuti nell’oceano. Un modo per capire dove tendono ad accumularsi. Esiste anche MOBIDRIFT, un modello di deriva oceanica che riesce a localizzare la posizione dei rifiuti nell’oceano durante il loro spostamento. Un’unione vincente, quella del progetto: tra osservazioni satellitari, dati in situ e modelli numerici.
La quantità di rifiuti in mare, inoltre, influisce negativamente sugli animali, perché questi li ingeriscono mettendo in pericolo la loro vita. Infatti, alla fine muoiono soffocati dalla plastica non digerita. L’inquinamento della plastica porta anche cambiamenti nella catena alimentare e quindi cresce la preoccupazione per la salute umana.
I rifiuti in plastica sono tossici e l’uomo mangiando alcuni animali marini, può intossicarsi. Si deve fermare questo grave fenomeno che nuoce continuamente agli animali e all’umanità. Il progetto Marlisat è un passo avanti fondamentale per contrastare la plastica negli oceani. Paesi e aziende così potranno fossilizzarsi sulla pulizia degli oceani e delle coste. I satelliti con i loro dati di controllo sono essenziali per sapere come i rifiuti in plastica influiscono su mari e oceani.
- Come tracciare i rifiuti di plastica alla deriva nell’oceano (quifinanza.it)