I biodeteriogeni colonizzano gli oggetti cartacei derivanti da archivi storici e biblioteche. Il merito va a composti organici volatili degli oli essenziali con alti livelli di attività antimicrobica e repellente per gli insetti. Essi riescono a essere uno strumento di controllo degli agenti degradanti della carta.
Insomma, è stato dimostrato che cristalli terpeni sono efficaci nella protezione del patrimonio archivistico e librario. Precedenti esperimenti hanno fatto tentativi non andati a buon fine. Ora una ricerca però ha approfondito l’azione antibatterica, antifungina e insetto-repellente di alcuni componenti degli oli essenziali derivanti dalle piante.
Gli oli essenziali estratti dalle piante ed i composti organici volatili (Voc), loro principali componenti, costituiscono una classe di sostanze dalle molteplici proprietà biologiche, tra cui una spiccata azione antibatterica, antifungina ed effetto insetto repellente. La volatilità di queste sostanze, tuttavia, ne pregiudica l’efficacia a lungo termine, un aspetto non trascurabile ai fini del loro utilizzo. I composti organici volatili contenuti in oli essenziali quali timolo, carvacrolo ed eugenolo, sono stati stabilizzati all’interno di reti cristalline di ciclodestrine e cocristalli a base di fenazina, formando un solido cristallino. Queste formulazioni, ottenute grazie a metodologie prive di solventi, permettono di sfruttare la loro attività antimicrobica quale valido strumento per il controllo degli agenti degradanti della carta, come polveri facili da maneggiare e adatte per il trattamento a contatto indiretto di articoli cartacei. I composti da noi studiati possono aprire la strada ad un loro utilizzo come antimicrobici da impiegare in archivi e musei, spesso luoghi di un’intensa attività biodeteriogena.
Un valore aggiunto quindi nel trattamento del patrimonio archivistico.