Un esercizio fisico al giorno toglie il medico di torno, come fa una mela. Il quotidiano El País rende ufficiale che se:

 

L’esercizio fisico fosse una pillola, non ci sarebbe medico che non la prescriverebbe. Riduce il rischio di mortalità per tutte le cause, cardiopatia ischemica, malattie cerebrovascolari, ipertensione, cancro del colon e della mammella, diabete di tipo 2, sindrome metabolica, obesità, osteoporosi, sarcopenia, dipendenza funzionale e cadute negli anziani, deterioramento cognitivo, ansia e depressione.

 

 

A dare il consiglio sull’esercizio fisico quotidiano come punto forza salutare è il sistema sanitario britannico. Si sta infatti per avviare uno studio per la valutazione dei risultati della prescrizione sportiva e il suo impatto sulla riduzione dell’onere delle cure. Lo studio britannico del sistema sanitario ha un budget di 12,7 milioni di sterline (15 milioni di euro).

Gli effetti collaterali sono pochissimi, se l’esercizio è adeguato in relazione alla persona che lo pratica. Un modo per diminuire il carico dei farmaci sulle persone. In fondo, una soluzione per avere meno problemi fisici, meno cure e spesa sanitaria ridotta. C’è da mettere in conto però che anche se c’è la prescrizione medica, il paziente non è detto che segua il consiglio sull’attività fisica.

Il punto da discutere è la determinazione su quanto, come e quale tipo di esercizio fisico sia adatto a ciascuna persona. L’unica certezza è che la persona può trarre solo benefici dallo svolgere l’esercizio fisico. Ci sono alcuni esperti che però sono scettici sul cambiamento delle abitudini dei pazienti.

 

In un precedente studio britannico, si è visto che quando i pazienti venivano indirizzati a palestre e piscine pubbliche, non c’era alcun miglioramento nell’attività fisica è una condizione necessaria, ma non affatto sufficiente.

Fernando Rodríguez Artalejo, professore di sanità pubblica all’Università Autonoma di Madrid